Il governo Meloni I regge, almeno fino a dopo le europee, per un solo motivo. Non c’è nessun altro, in grado, o che abbia voglia, di sostituirlo. In altri tempi, con la pochezza gestionale, culturale, politica ed umana di questo governo ci sarebbe stata una caduta rovinosa. Son caduti governi molto più forti, vedi Draghi, figuratevi questo. Ma dopo Draghi c’era qualcuno che voleva, poteva è altra storia, governare. Lei, Giorgia, si era preparata tutta la vita per farlo. Era l’unica opposizione a Draghi, e dichiarava di essere alternativa. Oggi nessuno è percepito come credibilmente alternativo alla Meloni, per questo il Meloni I è ancora in piedi. Nonostante i problemi personali, i problemi con le vicende internazionali, i problemi economici tra inflazione, caduta del PIL, tassi e spread in salita disastrosa. Il nulla di fatto sui migranti, il disastro sulle tasse che venivano dichiarate da tagliare, i ministri e sottosegretari se va bene inadeguati, gli avvisi di garanzia, gli scandali, tra poco gli insulti degli euroscettici, assai, sul Mes che saremo costretti a prendere.
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Qualunque altro governo di un tempo sarebbe già crollato, il Meloni I no. Perché? Perché non c’è via d’uscita. Un governo tecnico non troverebbe, dopo Draghi, nessun tecnico a guidarlo. Al limite il ragionier Cazzaniga, amministratore di condominio a Cernusco sul Naviglio. Al Meloni I seguirà dopo le europee solo un Meloni II, con dei “responsabili” che consentiranno di prendere i soldi del Mes, e nominare Panetta alla Banca d’Italia, se no un’altra finanziaria, dopo questa da passaggio di nottata, non la possiamo più fare. I problemi di maggioranza con gli alleati originari aumenteranno ma saranno annacquati dall’allargamento della stessa. Chi farà il portatore di truppe in sostegno? È lapalissiano immaginarlo. Colui che creò il Conte II. Quanto durò il Conte II? Un altro anno, e così traguardiamo il 2025. A quella data o abbiamo speso qualche soldino del PNRR, o siamo più fritti di una Panella di ceci palermitana. A quel punto?
Essendo finita la guerra per esaurimento munizioni in Ucraina, e possibilmente composta la vicenda mediorientale, con tanti soldini americani e sauditi a Fatah, si potrà tornare al voto in Italia. Chi c’è c’è, Conte e Schlein probabilmente no, la seconda più del primo. L’alleata Giorgia l’atlantica sarà servita allo scopo della Nato. Profezia cinica e dietrologica? Certo ci vorrebbe Cuore, in tutti sensi, ma non c’è più come Sergio Staino, purtroppo. Ai posteri e alle vignette di Natangelo l’ardua sentenza.