La proposta fatta ieri a maggioranza dal parlamento di Strasburgo di riformare la legge elettorale che disciplina le elezioni europee è storica. Spesso le giornate storiche passano così, quasi senza accorgersene, tra i media distratti dall’ultima polemica su Lavrov. Ma ieri davvero l’eurocamera ha segnato un punto di svolta nel definire una serie di proposte sulle nuove norme elettorali comuni per tutti i 27 Stati membri dell’Unione europea.
Oltre a votare nell’ambito della propria circoscrizione nazionale, infatti, dal 2024 i cittadini europei dovrebbero poter scegliere altri 28 eurodeputati tra quelli candidati in una lista transazionale europea, sulla base di una ‘rappresentanza geografica equilibrata’. Il 9 maggio diventerà la data comune per le elezioni europee. Il diritto di elettorato passivo partirà dai18 anni. Ci sarà il voto per posta. L’Europarlamento invita anche a permettere agli elettori di poter indicare il nome del presidente della Commissione europea.
I trattati europei prevedono che tutte queste proposte debbano essere approvate all’unanimità per poi ricevere il consenso del Parlamento. Successivamente le norme dovranno essere rese compatibili con gli ordinamenti costituzionali di ognuno degli Stati europei. Un processo lungo e articolato, ma davvero con queste proposte si fa un passo in avanti verso una Europa nuova, federale, davvero rappresentativa e moderna. Forza!