Lampedusa ne è la prova, siamo un paese sfuggito di senno

“Coglioni! Vengo e vi faccio vedere io!” Le parole del questore di Agrigento rivolte ai lampedusani esasperati. Poi la classica paciata meridionale con un ancora più incredibile “Vi offro un caffè e chiù pilu per tutti”.

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Un barcone carico di migranti nel Canale di Sicilia ANSA/GIUSEPPE LAMI

Non ha parlato un appuntato con il diploma tecnico, magari proveniente dalla periferia di Caivano o Librino. Ma il capo della Polizia della provincia di Agrigento, il dott. Emanuele Ricifari, uomo dello Stato che dovrebbe rappresentarlo anche nella forma. Una volta agli alti funzionari si insegnava che la forma è sostanza, ma al suo confronto Giacomo Sferlazzo, il portavoce della comunità lampedusana esasperata sembra un diplomatico di prima classe, educato nelle parole, quasi forbito. Lampedusa è tra lo stress e lo stremo. Ha accolto, sostenuto, rifocillato masse di persone perché lo Stato, la Croce rossa non ce la fa. Si è dimostrata capace di parole, chiacchere, rimostranze europee, ma alla prova dei numeri ha fallito. Il popolo pelagico si è radunato in piazza perché non regge più e il questore gli dice che è un reato e che sono degli esagitati, e che se non smettono arriva lui, bello bello come il ritornello dell’estate scorsa, e gliela fa vedere. Vuole manganellare i lampedusani? Dopo i migranti affamati?
In questo clima oggi arriva la Von der Leyen e la Meloni, il questore forse è agitato per questo. D’altra parte con Salvini a Pontida insieme alla Le Pen contro l’Europa, la Premier con la presidente della commissione, dopo Cutro, dopo i tanti bambini morti in mare, dopo tutte ste contraddizioni di un Paese senza né capo né coda come fa un funzionario di frontiera a non trasformarsi in un Cetto Laqualunque qualsiasi?

In un contesto geopolitico complicatissimo, con una guerra in corso, con problemi di recessione alle porte, la situazione è tragica ma rimane poco seria. Si continuano a ripetere slogan senza alcuna realizzazione pratica e non si affrontano nodi, cause, soluzioni, e nemmeno opportunità.

Il questore di Agrigento non è un caso isolato o un gaffeur, è uno dei tanti sintomi di un Paese che non sa che pesci pigliare a cui è sfuggito il senno.