La coerenza di Meloni: assenteista record, chiede più presenze ai suoi

La mattina delle elezioni, il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo a firma di Antonio Polito, in cui ci si chiedeva come fosse possibile che un partito al 2% fosse arrivato al 26%.

Diceva Polito: “La mia risposta preferita è quella che mi ha suggerito qualche giorno fa un inviato del giornale francese Le Figaro. Lui è andato tra la gente per strada, e a tutti coloro che avrebbero votato Giorgia ha chiesto: che cosa vi ha convinto? Quale proposta nel programma, quale promessa? Nessuno ne ricordava nessuna. Ci pensavano un po’, e poi concludevano: la voto per la coerenza”. Continuava Polito: “La coerenza è la chiave del successo di Meloni. Mi capita spesso in tv di interrogare leader politici, e a tutti ho qualche contraddizione o qualche trasformismo da rinfacciare. Con lei è molto difficile”.

Non posso pretendere che Polito, giornalista navigato, legga un commento del sottoscritto (che non è nemmeno giornalista e meno che mai navigato), pubblicato su https://buonadestra.it/ in cui si avanza qualche timido dubbio sulla coerenza meloniana. Però, Polito potrebbe almeno leggere il suo stesso giornale: (per dirne UNA) è del 10 ottobre la seguente notizia di agenzia, riportata alle 18.16 sul Corsera:
Ore 18:16 – Meloni ai parlamentari: «Siate presenti sempre» «Sulle assenze non ci sono assenze giustificate. Bisogna essere presenti e basta».

È una delle raccomandazioni che la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha fatto ai suoi parlamentari durante la prima assemblea post elezioni. Secondo quanto si apprende, Meloni ha insistito su quest’aspetto insieme al valore dell’esempio, che ha chiesto ai `suoi ́ in Parlamento: «Noi dobbiamo dare l’esempio come gruppo, anche con la nostra presenza», avrebbe detto la presidente.
Bene, brava bis! Come mi affascina questo suo modo di essere dura e pura, e di pretendere da tutti il rispetto e la coerenza! D’altra parte, l’essenza del fare politica non può che passare dalla partecipazione alle celebrazioni nella Cattedrale delle istituzioni, il Parlamento.
Poi m’è venuto uno stupido dubbio e sono andato a vedere la percentuale di presenze della Giorgia nazionale durante l’ultima legislatura: 35,28 %. È stata in Parlamento un giorno su tre.
Essenza o assenza politica?