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La classe dirigente continua a dimostrare pochezza politica: è ora di avviare percorso degno e responsabile

Lo strappo teatrale ed irresponsabile nei confronti del nostro Paese, messo in atto da quel che resta del fu Movimento a 5 stelle ha sollevato il velo dalla pochezza politica della classe dirigente attuale e, dando di fatto il via ad una lunga campagna elettorale, evidenzia una volta ancora tutte le contraddizioni interne a quel centrodestra che si autodefinisce “unito”.

Infatti, mentre Silvio Berlusconi invoca responsabilità politica e verifiche di maggioranza, i suoi fedeli alleati annunciano posizioni totalmente contrastanti rispetto allo storico leader della coalizione.
Da un lato, Salvini dimostra il massimo della propria “responsabilità” annunciando che d’ora in avanti la Lega voterà a fasi alterne: alcune cose sì, altre no. Praticamente, annunciando di adottare lo stesso modus operandi messo in atto da Conte.
Dall’altro lato, la Meloni non si fa sfuggire l’ennesima occasione di invocare il ritorno alle urne, noncurante delle tante scadenze in agenda nei prossimi mesi e della situazione socio-economica del Paese, unicamente interessata ad incassare il proprio risultato elettorale.

Come il leader di Forza Italia possa ancora descrivere la propria coalizione come qualcosa di unito è mistero della fede. Un accrocchio che si appresta ad affrontare una campagna elettorale essendo formato da un partito governista, l’unico di opposizione e la lega che tiene un piede qua ed uno là, e con 3 leader che esprimono posizioni differenti, contenuti differenti ed una parvenza di responsabilità declinata in modo differente.

Pesanti nubi si addensano ulteriormente sul futuro del nostro Paese, in una delle fasi più critiche della nostra storia, da cui o ci si rialzerà attraverso un percorso politico degno, concreto e con visione a lungo termine, oppure si continuerà a decadere soggiogati dai giochi di palazzo inseguendo consensi effimeri per difendere interessi di parte.