Il triste primato dell’Italia nella UE: un governo populista di estrema destra

Nel sul ultimo editoriale uscito sull’«HuffPost» Andrea Cangini, ex forzista, l’unico senatore del centrodestra ad aver votato la fiducia a Draghi nel luglio del 2022, ora militante di Azione, invita i lettori a sfogliare la storia del nostro Paese. Soltanto guardando al passato si può comprendere forse pienamente come si è arrivati al primo governo della Ue di estrema destra.

“L’Italia è lo Stato occidentale che ha raggiunto più tardi e con il minor coinvolgimento popolare la propria unità nazionale. Siamo tra le poche nazioni cattoliche che non hanno vissuto la riforma protestante e l’unica che “coabita” con il Vaticano”, esordisce Cangini, che ripercorre a ritroso nel suo articolo le vicende politiche che hanno segnato il nostro Paese. “Abbiamo avuto, per vent’anni, il Regime Fascista. Abbiamo avuto, fino al 1991, il Partito comunista più forte d’Occidente. Abbiamo convissuto col terrorismo politico (Brigate Rosse, etc) più a lungo di tutti i paesi sviluppati e più di quanto non sia accaduto negli altri paesi (ad esempio, la Germania) una parte non marginale della società italiana è sembrata tollerare, per non dire condividere, le istanze e i metodi dei terroristi”. Abbiamo avuto, e abbiamo, la criminalità più “organizzata”, radicata e ramificata del mondo (mafia, ‘ndrangheta, camorra)”, ha proseguito Cangini.

“Siamo l’unico paese occidentale industrializzato che ha subito un cambio di regime democratico per mano giudiziaria. Siamo il primo paese occidentale ad aver sperimentato, con Silvio Berlusconi, le nuove forme di rappresentanza politica e, con la complicità della maggior parte dei media, ad aver legittimato, alimentato e istituzionalizzato l’antipolitica. Abbiamo avuto un movimento politico fondato da un attore comico che ha raggiunto il 34 per cento dei consensi, il Movimento 5 stelle. Abbiamo avuto il primo governo populista d’Europa, il Conte I. Poi, come sempre ci accade nelle fasi di passaggio in cui il sistema rischia la crisi, unico paese d’Occidente, abbiamo avuto un presidente del Consiglio tecnico a supplire le fragilità del sistema politico”, ha insistito Cangini. E adesso? Beh, avremo il primo governo nella storia dell’Unione europea “trainato da un partito considerato, a torto o a ragione, di estrema destra”, evidenzia l’ex direttore de «Il Resto del Carlino».

Cosa c’entrano tutti questi eventi con la vittoria di FdI? Beh, qualcosa sì. Fan capire che l’Italia spesso e volentieri si è nutrita di “eccezionalità”. “Esperienze che denotato una naturale inclinazione alla conflittualità e all’estremismo della società italiana. Una società facile preda di passioni violente, di istinti sediziosi, di sentimenti illiberali”, sottolinea Cangini, che poi conclude che farsi domande è molto più che un semplice esercizio: “Interrogarsi sulle cause di questa nostra eccezionalità appare più sensato, e potenzialmente utile, del disperarsi perché ‘i fascisti sono andati al potere’. Il potere, poi…”