Il teatro comico di Giorgia: tra isterie antieuropee e richieste di più Europa

Intrighi, tradimenti e colpi di scena: benvenuti nel teatro comico di Giorgia Meloni. Se state cercando un po’ di spasso, siete nel posto giusto. Ma ricordate, non tutto è come sembra.

Meloni, una volta una fiera banditrice di “No Euro” e paladina della sovranità monetaria italiana, ha iniziato la sua performance con una nota di grave risolutezza. “È finita la pacchia”, ha tuonato, con la gravità di un generale in battaglia, promettendo di difendere gli interessi nazionali dell’Italia contro un’Europa che, a suo dire, non ne teneva conto​. Eppure, come ogni buona commedia, le cose non sono andate come previsto. Quella che una volta sembrava una battaglia epica contro l’Europa federale si è trasformata in un coro di richieste per “più Europa”. Il tono di Meloni ha virato dall’ostilità verso l’UE all’appello per una maggiore cooperazione europea sul problema dell’immigrazione​.

E che dire della tanto decantata proposta di un blocco navale? L’idea suonava tanto eroica quanto impraticabile. Dopo tutto, un blocco navale, nel senso letterale del termine, è un’azione militare che blocca i porti di uno Stato attraverso l’uso della forza armata di uno o più altri Stati. Non esattamente una soluzione pacifica o legale, a meno che non ci siano circostanze estreme di legittima difesa​. Ma a questo punto, nel teatro di Meloni, siamo abituati alle sorprese. Una volta anti-euro, ora pro-euro. Una volta contro l’Europa federale, ora chiede più Europa. Un blocco navale? Forse, era solo un esercizio di fantasia. In questo spettacolo, le contraddizioni sono il cuore della commedia.

Ma non preoccupatevi, l’attrice principale non ha ancora finito. Non vediamo l’ora di vedere quale sarà il prossimo colpo di scena. Cambierà nuovamente idea sull’Europa? Proporrà un’altra soluzione grandiosa e impraticabile? L’aspettiamo sul fronte del Mes. Barricate, guerriglia o resa totale? Qualunque sia il prossimo atto, possiamo essere sicuri di una cosa: ci farà ridere. E così, sediamoci comodamente e godiamoci lo spettacolo. Perché, a volte, la politica è la migliore forma di commedia. E nel teatro di Giorgia Meloni, lo spettacolo è appena iniziato.