Il presente preoccupa, il futuro fa paura

di Francesco Rubera

A me non spaventa il fatto che Barbara D’Urso scenda in politica; figuriamoci, c’è già la Meloni da 30 anni, c’è la Santanchè e la lista potrebbe allungarsi.

A me preoccupa di più la gente che vota una conduttrice televisiva delle televendite del gossip e delle fake news. A me preoccupa di più il fatto che donne del calibro di Nilde Iotti, Tina Anselmi (partigiane di sinistra) o Emma Bonino (liberale, tanto per citare l’ultima protagonista contemporanea di quella vecchia tradizione) non esistano più, non perché non esistano donne coraggiose e portatrici di valori, anzi è vero il contrario, ma perché non emergono più in politica, perché la gente che vota preferisce (sia pure per gli uomini) le venditrici/tori ambulanti di piazza (i tori sono più numerosi), anziché le portatrici/tori di valori sociali solidi, umani e veri.

A me preoccupa questa società del bullismo esasperato delle coscienze, ove emergono i bulletti capeggiati da veri e autentici bulli/capi branco (che non a caso vengono denominati “capitano”) che riescono a vendere fumo, con le loro cantilene da mercato e argomenti preconfezionati; che da bravi mistificatori e mercanti del gioco delle tre carte di vecchia memoria di vicoli napoletani nei quartieri spagnoli, riescono a trasformare, emarginazione, razzismo, xenofobia e inciviltà spacciandoli per valori. Commercianti di falsi valori, vendono falsi d’autore confezionati in pacchetti per abili spacciatori di notizie false e infamanti che riescono ad emarginare e bullizzare le persone serie e per bene prese di mira, arruolando squadristi pagati con i soldi pubblici pronti a portare acqua al loro mulino e orribili giornalai che usufruiscono dei finanziamenti pubblici in nome di una informazione spazzatura di regime che si spacciano per giornalisti, e fanno pure i direttori di testate molto lette da un popolo culturalmente arretrato che non distingue più il bene dal male, poiché assopito dalle notizie/scandalo, talmente numerose e quotidiane che sono diventate routinarie e non scandalizzano più nessuno.

A me preoccupa l’assuefazione del popolo al malaffare. Preoccupano i cabarettisti di piazza che si calano nella parte dei politici e creano movimenti che vanno al governo per fare i burattinai dall’esterno, i finti cattolici che con un crocefisso appuntito in mano, pregando il loro Dio Marte, affonderebbero barconi di disperati in nome di una divinità che esiste solo nella loro immaginazione bipolare.

A me preoccupano le finte crociate di questa società schizofrenica dal bipolarismo diffuso. Mi preoccupa fatto che un qualsiasi ex generale in pensione crei idioti movimenti sovversivi, costituiti da nutrite folle di imbecilli e le porti pure in piazza a manifestare, salvo poi scoprire che il nemico della pandemia esiste davvero, dopo essere stati colpiti anche loro o contagiati durante le manifestazioni per mentecatti, e ammutinarsi secondo un copione degno da corazzata Potemkin.

A me preoccupa il fatto che esistano donne, leader in politica, nonché al contempo giovani madri, che non provano amore e sentimenti di accoglienza per tutti quei neonati, bambini e mamme che giungono disperate sui barconi abbracciate ai loro figli; quelle stesse politicanti che con l’ipocrisia di sempre, per natale le incontri a far visita nei presepi della parrocchia più attente a farsi notare dagli elettori, mentre sono intente a scrutare la grotta di Gesù, Giuseppe e Maria, con aria commossa, ma pronte ad affondare i barconi.

Mi preoccupa che gente nata per obbedire e che dovrebbe solo ubbidire perché non sa nulla della vita, della sofferenza dei sacrifici per costruirsi, perché ha avuto dalla vita solo lasciti, pretenda di comandare, perché ha una idea della politica fondata sul comando, una idea qualunquista in cui il dialogo non conta, l’essere democratico è un disvalore; l’ascolto vale solo tra sordi.

Mi preoccupano i contenuti e i valori dei bonus pater familias che non esistono più, che dovrebbero caratterizzare la dialettica collettiva della politica, ma che sono stati fagocitati dalla dialettica della spartizione del potere. Mi preoccupa la politica fatta da queste persone assoldate dagli interessi lobbystici delle multinazionali che finanziano questi personaggi.

Mi preoccupa chi li vota; il futuro dei nostri figli in mano a questa gente, mi preoccupa di più: mi fa paura! Mi spaventa!