putin

Il giorno in cui l’Occidente decise che era finito il tempo di scherzare

Le notizie sulle stragi russe in Ucraina spingono i Paesi occidentali verso una reazione più dura contro il regime russo. Il segretario di Stato americano Blinken fa sapere che gli Usa forniranno agli ucraini dieci sistemi anti-carro per ogni tank russo. Parlando a MSNBC, Blinken spiega che gli Usa intendono fornire sistemi anticarro Javelin per oltre 100 milioni di dollari all’esercito regolare ucraino.

Sembra prevalere, insomma, il fronte più duro della risposta a Putin, quello sposato fin dall’inizio della invasione da Usa, Gran Bretagna e Paesi dell’est Europa. Secondo il segretario generale della Nato Stoltenberg, la “guerra può durare anni” e il Patto atlantico è pronto ad allargarsi a chiunque vorrà aderire. Serve un “nuovo concetto strategico”, secondo Blinken, con un rafforzamento ulteriore della Nato ad Est.

“Discutiamo di come dare ulteriore sostegno all’Ucraina, con armi anticarro e per la difesa aerea e anche con armi pesanti”, ha detto Stoltenberg, “La guerra deve finire ora e Putin può farla finire ritirandosi e sedendosi al tavolo delle trattative. Sennò durerà anche anni e noi dobbiamo essere preparati a rafforzare le nostre difese”. “La Nato è aperta a nuove adesioni e la Russia non ha alcun potere di veto”.

Un cambio di passo, quello segnato dalle parole di Blinken e Stoltenberg, che spinge l’Europa a prendere nuove decisioni sull’andamento del conflitto. Così, la Commissione Europea annuncia di aver preparato i piani per un’eventuale emergenza dettata da attacchi con chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari. Mentre l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell, parlando alla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, spiega che “dobbiamo continuare ad appoggiare l’Ucraina fornendole armi. Dobbiamo continuare ad armare l’Ucraina”.

L’impressione è che per i Paesi occidentali è finito il tempo di scherzare. Putin ha superato la linea rossa, la missione ora diventa impedirgli di andare avanti.