Nel suo delirio di onnipotenza, il professore Orsini ormai pare aver perso qualsiasi freno intellettuale e così ci informa che gli italiani, politici, giornalisti, non capiscono la guerra in Ucraina, non conoscono la politica internazionale, ma grazie alle sue capacità di processore umano ad alta prestazione tecnologica (parole sue), e soprattutto grazie alla informazione di qualità del nostro servizio pubblico, vedi alla voce Rai, il professore medesimo può illuminare le masse su quanto sta avvenendo.
Cioè che lo squilibrato al potere a Mosca aveva due obiettivi: prendere il Donbas e fermarsi perché così ci aveva spiegato Orsini, che aveva capito tutto ancora prima della Cia. Oppure prendersi l’Ucraina tutta intera, perché quei guastafeste degli ucraini hanno resistito, ma se la Casa Bianca e le cancellerie europee avessero prestato ascolto al professore evitando di armare gli Ucraini, e di opporsi a Putin, ora avremmo risolto il problema (vedi al punto 1): Putin si sarebbe preso il Donbas e Orsini sarebbe tornato ad aggiornare il suo blog dell’Osservatorio Luiss – sempre che esista ancora.
E invece guarda tu che disdetta, gli ucraini se andranno avanti così e non li abbandoneremo ai commentatori stile Orsini, magari si riprenderanno pure i territori occupati dalle forze di invasione russe. Ma il punto in questo caso non è la guerra e neppure la geopolitica internazionale. Il punto è che a qualcuno potrebbe venire in mente che Orsini creda per davvero a quello che dice. Vogliamo quindi rassicurare lettori e telespettatori. Non è vero niente. È solo un copione già scritto, si chiama circo mediatico e per sfortuna di Orsini tanti italiani non sono abituati a farsi ammaestrare dal primo professore della Luiss che passa.