di Luisa Volpicelli
Buona Destra Roma Turismo Ambiente
Il neo assessore al Turismo e Grandi Eventi della Giunta Gualtieri, Alessandro Onorato, è intenzionato a chiedere un consiglio comunale straordinario alla presenza dei ministri del Turismo e del Lavoro.
Il motivo è dato dalla grave crisi che il settore turistico sta attraversando nella Capitale: già 350 le strutture alberghiere chiuse da marzo 2020 la cui riapertura è tutt’altro che scontata. Molti grandi alberghi hanno già provveduto al licenziamento collettivo dei propri dipendenti; considerando i professionisti e le attività che ruotano attorno ai servizi alberghieri è facile intuire quale “bomba sociale” stia per scoppiare a Roma. La città non può permetterselo.
All’origine del problema vi è sicuramente il drastico calo del turismo inbound dovuto alla pandemia in atto ma sarebbe un errore non considerare lo stato di sofferenza in cui il settore già versava in precedenza.
La politica ha il dovere di intervenire con nuovi progetti e una nuova visione di turismo: le strutture ricettive della Capitale offrono un rapporto qualità/prezzo inferiore a gli standard europei mentre B&B, case vacanze ecc. non sempre sono soggetti ad adeguati controlli.
E’ necessario un cambio totale di visione con una maggiore attenzione alle profonde trasformazioni che la domanda turistica ha subito negli ultimi anni.
Tra gli obiettivi realizzabili a breve termine il comitato romano Buona Destra Turismo Ambiente propone che i grandi alberghi si convertano seguendo i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, facendo proprie le sfide globali che includono priorità come, ad esempio, l’azione climatica e la parità di genere. In breve gli alberghi potrebbero diventare comunità energetiche con conseguenti sgravi fiscali e risparmio di costi. Il ritorno sarebbe positivo e di stimolo nei confronti di una clientela internazionale sempre più attenta alle questioni ambientali e di sostenibilità
Lo stesso comitato pone all’attenzione dell’assessore Onorato come le grandi strutture ricettive capitoline possano diventare dei veri poli culturali ospitando convegni e mostre temporanee i quali darebbero visibilità e valorizzazione agli immensi tesori che, per ragioni logistiche, giacciono nei depositi dei musei comunali romani.
Queste proposte sono in linea con quanto auspicato dall’assessore stesso in occasione della recente accensione dell’albero di Natale a piazza Venezia dove sono stati posti 17 pacchi con gli obiettivi dell’ONU.
La riorganizzazione del comparto Turismo, abbandonato dalla politica per troppi anni, è lunga e laboriosa ma quanto mai urgente e necessaria.