Giovani e social: perché affrontare i rischi di una generazione online

“Quasi 1000 bambini tra i 9 e gli 11 anni di Veneto, Lazio e Campania dichiarano che nel 99% dei casi sono lasciati soli mentre usano Internet per più di quattro ore al giorno”, afferma Carlo Calenda, portando così avanti la sua battaglia sull’utilizzo sconsiderato di internet e dei social da parte dei ragazzi. Dopo la notizia dei giovani youtuber e dell’incidente infatti il tema è di nuovo al centro dell’attenzione pubblica, preoccupata dall’utilizzo che i giovani fanno del mondo online. L’accesso illimitato alla rete può esporre i bambini a rischi significativi per la loro sicurezza e benessere. Recentemente, un rapporto condotto da ‘Osservare Oltre‘ per conto di Fuori Tg ha svelato dati allarmanti riguardo all’utilizzo di Internet da parte di bambini tra i 9 e gli 11 anni in alcune regioni italiane.

Il rapporto mette in evidenza che la stragrande maggioranza dei bambini intervistati trascorre più di quattro ore al giorno su Internet, spesso senza la supervisione di un adulto. Il 35% di loro ha ammesso di non informare i genitori riguardo agli eventi rischiosi che si verificano online, mentre il 4% ha ricevuto richieste di foto o informazioni personali in cambio di denaro. Ancora più inquietante, il 2% dei bambini è stato esortato esplicitamente a compiere gesti estremi. Questi dati dimostrano che i minori sono vulnerabili agli abusi e ai pericoli presenti nel mondo digitale.

In risposta a questa situazione preoccupante, Carlo Calenda ha presentato una proposta di legge che mira a limitare l’accesso ai social media per i minori. La proposta suggerisce di proibire l’accesso ai social media ai bambini di età inferiore ai 13 anni e di limitarlo per quelli di età inferiore ai 15 anni. Questa misura si basa sull’idea che i bambini più giovani sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi di Internet e hanno bisogno di una maggiore protezione.

Calenda sottolinea come “internet espone sempre più i nostri ragazzi a rischi di depressione, disturbi alimentari, diminuzione del sonno e in gravi casi tendenze al suicidio” e dunque che “le piattaforme devono essere responsabili per i contenuti pericolosi che contribuiscono a diffondere”.

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Oltre alla proposta di legge, il segretario di Azione sottolinea l’importanza di una grande campagna informativa rivolta alle scuole e alle famiglie sui rischi connessi all’utilizzo di Internet da parte dei minori. L’educazione e l’informazione sono fondamentali per consentire ai genitori di responsabilizzare i propri figli e guidarli nell’uso consapevole e sicuro del web.

Il rapporto condotto da ‘Osservare Oltre’ ha evidenziato la necessità di affrontare seriamente la questione dell’utilizzo di Internet da parte dei minori. La proposta di legge di Azione mira a proteggere i minori dagli effetti negativi di Internet e per responsabilizzare le piattaforme online riguardo ai contenuti pericolosi. Tuttavia, stando al leader del partito è fondamentale che le misure legislative siano affiancate da un’educazione e un’informazione efficaci per genitori e bambini. Ad ogni modo, che si sia d’accordo o no con questa specifica proposta, è solo attraverso uno sforzo congiunto che possiamo creare un ambiente online sicuro e protetto per i nostri bambini, consentendo loro di sfruttare le opportunità offerte da Internet in modo consapevole e responsabile.