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Francia e Germania: il due di picche nella crisi Ucraina

Non è più possibile nascondere l’imbarazzo. L’ultima telefonata tra il presidente francese Macron, il cancelliere tedesco Scholz, freschi da un imbarazzante incontro virtuale con il leader cinese Xi Jinping, e il presidente russo Putin dovrebbe togliere gli ultimi dubbi.

Francia e Germania continuano imperterrite a cercare di ricucire un rapporto privilegiato millantato ma che non hanno mai davvero avuto con la Russia di Putin. Tutti questi anni a parlare con supponenza di una necessaria equidistanza e di stabilità nei rapporti tra Europa e Russia, che hanno tra l’altro condannato il continente alla dipendenza energetica, non sono serviti a nulla se non a indebolire l’Occidente.

Non sono bastati i contratti commerciali tra Mosca e Berlino, ne tantomeno l’illusoria sicurezza di Macron di aver costruito un rapporto personale con un Putin che per lui riserva al massimo un posto al tavolo dei bambini. Insomma, dovrebbe essere evidente a tutti che continuare sulla strada di affidare alla sopravvalutata locomotiva Franco-tedesca i destini del mondo è inutile e rischia di diventare una dannosa perdita di tempo.

I due paesi hanno sempre goduto di una fama spesso immeritata sul piano delle relazioni internazionali, ma quando si rischia un conflitto mondiale forse sarebbe il caso di badare più al concreto.