Evviva Cappato, contro Galliani e la sua “monarchica” candidatura

Finalmente una buona notizia dal ‘fronte repubblicano‘, anzi due.

La prima è che Marco Cappato ha dichiarato: “Ho deciso di candidarmi alle elezioni per il seggio lasciato da Berlusconi al Senato. Voglio portare in Parlamento temi e battaglie che mi stanno a cuore e che, in questi tempi, sono a rischio o trascurati. Chi pensa sia una buona idea e vuole dare una mano, mi contatti. Grazie!”

La seconda, politicamente rilevante, è che il primo a rispondere all’appello sia stato Carlo Calenda, che ha twittato: “Azione ti darà una mano.”

Il voto è previsto per il 22 e 23 ottobre e già mercoledì Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, ha dichiarato che proporrà alla segreteria nazionale del partito e agli alleati del centrodestra il nome di Adriano Galliani per lo stesso collegio senatoriale di Monza. Una scelta in puro stile ‘monarchico‘, che vede l’unica possibilità di succedere al ‘trono’ di Berlusconi come il trasferimento da un membro all’altro della ‘famiglia’…

Dunque, ancora più importante è la discesa in campo di Marco Cappato, il politico che, singolarmente, dopo Marco Pannella ovviamente, è riuscito più di tutti negli ultimi dieci anni a movimentare il dibattito italiano con le sue battaglie di libertà in tema di diritti.

La presenza di Cappato in parlamento, oltre che necessaria ed auspicabile, darebbe anche nuova linfa alla costruzione di quel patto repubblicano di cui da destra e da sinistra in tanti pensano non sia più rinviabile e che, in vista delle elezioni europee, è il momento di lanciare.

Sono molto felice che Carlo Calenda, l’uomo che più di tutti si sta spendendo per rompere il bipolarismo, abbia immediatamente dato il suo endorsement e quello di Azione alla candidatura Cappato, a dimostrazione che esiste un fronte liberale per contrastare populisti e sovranismi sia a destra che a sinistra, ed è in grado di compattarsi su candidature di grande valore come questa.

Ed è per questo che da uomo di destra, quale sono, sosterrò e sosterremo con la buona destra la candidatura di Marco Cappato nel collegio di Monza, perché crediamo in una destra europea, liberale, come ne esistono in tutta Europa, che si riconosce nei diritti di libertà, nella costruzione europea ed è per la libertà di ricerca scientifica e per l’innovazione, tutti temi centrali del liberalismo contemporaneo.

E allora, caro Marco, caro Carlo, ci vediamo a Monza perché certe battaglie valgono la pena di combatterle comunque.