Carlo Calenda, nell’intervista pubblicata lunedi 27 agosto sul Corriere della Sera, espone il suo punto di vista riguardo all’elezione diretta del Premier, sostenendo che tale modalità rischierebbe di indebolire il ruolo del Presidente della Repubblica. Pur condividendo con Calenda il punto di vista sulla questione del salario minimo, dissento dalla sua opinione riguardo all’elezione diretta del Premier.
Personalmente, ritengo che l’Italia necessiti di una legge elettorale che assicuri stabilità e governabilità. L’elezione diretta del Premier imporrebbe ai parlamentari eletti di assumersi le proprie responsabilità, persino nelle scelte difficili e impopolari. È insostenibile che, nell’intera storia della Repubblica Italiana, si siano succeduti oltre sessanta governi, con rare eccezioni che hanno portato a completare un mandato quinquennale.
È stupefacente come si possa ancora tollerare un sistema elettorale come quello attuale, in cui i Governi cadono poco dopo la loro formazione, non lasciando spazio alla realizzazione di riforme serie. Questa situazione è diventata ancora più evidente di recente, con la ricorrenza ai Governi Tecnici per evitare di assumere responsabilità politiche.
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Quando si parla di sistema di governo, si fa riferimento all’elezione diretta del Premier, non del Presidente della Repubblica. È mia convinzione che questa seconda figura non debba essere modificata, soprattutto da chi sostiene l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. Nel contesto italiano, la maggioranza della popolazione ha fiducia nel Presidente della Repubblica e nel suo ruolo di rappresentanza dell’unità nazionale. Tuttavia, è ormai insostenibile che quasi ogni anno il Presidente del Consiglio venga sostituito a causa dell’instabilità dei Governi e dei continui dissidi all’interno dei partiti che li compongono.
È arrivato il momento di porre fine a questa situazione. L’Italia, oltre a dover superare la costante crisi che la affligge, deve recuperare credibilità sia a livello europeo che internazionale. Ritengo che sia giunto il momento di introdurre una legge elettorale che preveda l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, in modo da avere chiare alleanze partitiche già prima delle elezioni, non a posteriori.
Un modello da prendere in considerazione potrebbe essere il sistema elettorale adottato per l’elezione dei Sindaci dei comuni, sia grandi che piccoli. In questi contesti, le maggioranze sono più stabili e le alleanze sono già delineate prima delle elezioni. Gli elettori possono valutare le liste comunali e comprendere chiaramente quale lista, ottenendo più voti, avrà l’opportunità di governare, senza ricorrere a trucchi per creare maggioranze confuse e incoerenti.