Alla fine sembra che tutto si derubrichi al solito tengo famiglia. Se per caso, ma veramente per caso, Draghi, come suggerisce Macron, va a presiedere la Commissione potrebbe saltare la possibile poltrona di Lollobrigida a Commissario europeo. È la semi perfida allusione che fa la Carfagna, donna istruita sulle congerie del potere.
La Meloni stava accarezzando la possibilità di piazzare il parente in Europa, così prenderebbe due piccioni con una fava, senza allusioni all’agricola competenza. Da un lato avrebbe qualcuno di affidabile al suo posto sulla tolda di comando europea, dall’altro eviterebbe il proseguire di gaffe in casa. Certo non sarebbe plausibile una delega ai Trasporti, onde non bloccare il traffico ferroviario nell’intero Continente, da quelle parti i treni sono una cosa seria, e se fermasse il TGV francese si rischierebbe un conflitto armato.
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E forse francesi e tedeschi non gli consentirebbero la delega all’Agricoltura, anche per non strappare braccia a quella nostrana. Qualcuno potrebbe dire che l’interesse nazionale sarebbe un italiano alla guida della Commissione, rispetto ad un semplice commissario che ci spetta di diritto. Ma in costituzione, oltre alla riforma del Premierato tra poco modificheremo anche le norme del diritto di famiglia. Se Parigi val bene una messa, Bruxelles val bene un Cognato.