L’interesse nazionale si persegue con il duro e costante lavoro, non con i proclami. Cosa hanno fatto di preciso Meloni, Salvini e Berlusconi per tutelare l’interesse dell’Italia? Nulla. Anzi, sia come forza di governo che di opposizione, i tre più vecchi partiti della storia recente repubblicana hanno fatto proprio il contrario. E oggi ci vorrebbero alleati di Orban e complici di Putin. Ci vorrebbero fuori dalla Nato, fuori dall’Europa e sostanzialmente contro la storia. Vorrebbero far esplodere il nostro debito pubblico, lasciano un deserto in eredità ai nostri figli e nipoti.
Se l’attuale centrodestra sovranista dovesse vincere sarebbe un disastro oltre ogni previsione. Oltre alle promesse elettorali, il nulla: nessuna politica economica seria, nessuna politica fiscale degna di questo nome, una politica estera basata unicamente sul conflitto e il feticcio di un’Italia autarchica da operetta. Gli italiani sono frustrati, si capisce. Le emergenze sanitarie e le crisi internazionali spaventano tutti. Ma non si può mettere la testa sotto la sabbia illudendosi che bastino un blocco navale e qualche albero in più per risolvere le cose.
Il futuro che ci aspetta è duro e spaventoso, bisogna essere onesti e accettare la realtà. Ma l’arrugginito tridente sovranista non ha nessun piano per traghettare il paese fuori dalla crisi.
Per chi intende votarli alle prossime elezioni ho alcune domande: quali sono le vostre ragioni? Davvero credete che Meloni & co. abbiano le risposte alla crisi del paese? Quali sarebbero queste soluzioni? Oppure li voterete solo per partito preso, l’ideologia o perché non volete votare “quegli altri lì”? Qualunque sia la risposta, pensateci bene perché indietro non si torna.
La Buona Destra non pensa di avere tutte le risposte, ma Filippo Rossi ha già sottoscritto con fiducia l’appello di Carlo Calenda. Un patto repubblicano, una piattaforma programmatica che non è sicuramente perfetta, ma che rappresenta un punto di partenza in continuità con gli ideali di una destra moderna e con l’agenda di Mario Draghi. Per chi si dichiara di destra in Italia oggi non esiste altra alternativa.