laura boldrini putin

C’è gente che condanna più le parole di Biden che le bombe di Putin

Ma il problema sono le bombe di Putin sull’Ucraina o “l’escalation verbale” di Joe Biden, come l’ha definita Laura Boldrini? La Russia ha invaso un Paese sovrano e sta radendo al suolo città come Mariupol. Missili su missili, mentre sul terreno quella che doveva essere una operazione militare di pochi giorni si sta trasformando in una guerra di logoramento con un grande numero di vittime.

L’esercito russo è bloccato, la resistenza ucraina dove può passa alla controffensiva, ma per tanti politici e analisti occidentali il problema, appunto, non sono i missili ma le parole dei leader occidentali. Questo è ingiustificabile. Si discute e si cerca di interpretare la coda del discorso di Biden, in cui il presidente Usa ha fatto una allusione al regime change, il cambio di regime in Russia. Qualcuno dice sia stata una gaffe, altri osservano che quelle parole sono la logica conseguenza del fatto che ormai Putin dovrà rispondere davanti alla comunità internazionale dei suoi crimini di guerra.

Dunque qual  escalation verbale? Di cosa stiamo parlando? Zelensky continua a chiedere jet e armamenti ai Paesi occidentali per ricacciare indietro i russi fermati alle porte di Kiev. Sa che il primo obiettivo di Putin è mettere in sicurezza le aree conquistate. La Russia non dà alcun cenno di voler negoziare seriamente la pace. Con buone probabilità, Mosca si attesterà sulla linea di quanto ha già derubato alla Ucraina per spezzare in due il Paese e congelare il conflitto, destabilizzando tutta l’area della Europa orientale. Mentre in Bosnia i nazionalisti serbi fremono.

Dunque ancora una volta la domanda è come si fa a dire che il problema sono le parole di Biden? Non c’è bisogno del regime change. La Russia non sopporterà a lungo il peso delle sanzioni.  Putin conserva il potere ma conserverà anche il consenso? Ora che il momento è propizio, Europa e America dovrebbero spingere per sostenere Zelensky verso la vittoria. Ma ancora una volta l’Occidente esita e il presidente della Ucraina si chiede se i leader occidentali non abbiano paura di Putin.

Certo se dire al mondo che Putin ormai è del tutto inaffidabile, che  il suo regime è destinato a implodere, è considerata una “escalation” contro la pace, figuriamoci se daremo armi e jet agli ucraini! La verità è che le leadership occidentali proseguono con la solita equivalenza morale tra aggrediti e aggressori. Ma le parole non sono missili. Biden parla, Putin uccide. La differenza è tutta qui.