Caro Matteo Salvini,
Vedo che il tuo ultimo discorso al congresso regionale della Lega del Piemonte ha causato un po’ di confusione. Non posso biasimarti, la finanza internazionale è un argomento complicato. Ma non preoccuparti, sono qui per aiutarti a capire. Considera questa lettera come una lezione di ripetizione, una di quelle che si danno agli studenti che ne hanno bisogno.
Prima di tutto, parliamo del Meccanismo europeo di stabilità (MES). Hai detto: “Non capisco perché dovremmo mettere gli italiani in una gabbia per salvare le banche di chi sta a centinaia di chilometri da qui”. Questa affermazione mi fa pensare che forse non comprendi cosa sia il MES. Ma non preoccuparti, è per questo che sono qui. Il MES non è una gabbia, Matteo. È uno strumento finanziario creato per assistere i Paesi membri che si trovano in difficoltà finanziarie. Non vende il debito dei paesi a speculatori stranieri, come sembri temere. Al contrario, il suo ruolo principale è proprio quello di prevenire che i paesi si trovino in una situazione in cui potrebbero essere vulnerabili agli speculatori.
Inoltre, nel 2021 è stata votata una riforma del Trattato del MES. Quest’ultima non è altro che un ulteriore strumento per aiutare i Paesi membri in caso di crisi finanziaria. La riforma del MES non è una cattiva notizia, Matteo, è un passo avanti per tutelare i Paesi membri dell’UE, Italia compresa. Certo, l’Italia ha investito nel MES. Abbiamo sottoscritto il capitale del MES per 125,1 miliardi e versato oltre 14,3 miliardi. Questo non significa che abbiamo regalato i nostri soldi, ma che abbiamo una voce in capitolo nelle decisioni del MES. Per quanto riguarda la tua affermazione sulla “gabbia per salvare le banche di chi sta a centinaia di chilometri da qui”, ti prego di notare che il MES non salva le banche lontane. Il MES fornisce una rete di sicurezza finanziaria (backstop) al Fondo di risoluzione unico, che è una parte fondamentale del sistema di gestione delle crisi bancarie nell’Unione Europea.
Ora, Matteo, la riforma del MES del 2021 è stata ratificata da tutti i Paesi dell’UE tranne l’Italia. Forse è il momento di smettere di giocare a fare il martire e dare il nostro assenso per il varo definitivo. Non c’è dubbio: se tu rifiutassi di votarlo ne trarresti qualche beneficio alle europee del prossimo anno. Qui non è in ballo la demagogia, ma la prova di essere un leader affidabile, serio. La finanza internazionale è complicata, tuttavia è importante che le nostre discussioni su questi temi si basino su informazioni accurate e complete.