Mitsotakis insegna: la destra moderata può fermare il sovranismo antieuropeo

La vittoria elettorale del partito conservatore Nuova Democrazia in Grecia, guidato dal premier Kyriakos Mitsotakis, rappresenta un potente monito per la destra moderata italiana. Offre una dimostrazione pratica della tesi di Anne Applebaum che noi della Buona Destra abbiamo fatto nostra, “C’è bisogno di una forte destra liberale, moderata. Una destra ‘centrale’ che rispetti la democrazia e le sue regole. Nei Paesi in cui questa destra ‘centrale’ scompare, viene a crearsi un vuoto, uno spazio politico, che presto verrà occupato dalla destra radicale”. Ecco, in Grecia questa destra non è affatto scomparsa. Anzi.

In queste elezioni, Nuova Democrazia ha ottenuto oltre il 40,5% dei voti, distanziando di più del 22% il partito di sinistra Syriza, guidato dall’ex premier Alexis Tsipras. In questo contesto, i partiti di estrema destra hanno ottenuto complessivamente quasi il 13% dei voti. Questo risultato rivela che un partito di destra moderato ben posizionato può attrarre un elettorato significativo, marginalizzando le forze estremiste. A livello internazionale, Nuova Democrazia aderisce all’Internazionale Democratica Centrista e all’Unione Democratica Internazionale, e a livello europeo al Partito Popolare Europeo. Questo orientamento politico si allinea perfettamente con la “destra centrale” rispettosa della democrazia e delle sue regole, citata da Applebaum.

In Grecia, Mitsotakis ha attuato nel suo primo mandato diverse riforme che hanno determinato miglioramenti economici, sociali e nella politica estera. Tra queste riforme, spiccano la digitalizzazione e la riduzione della burocrazia. Le sue politiche di sicurezza e controllo delle frontiere hanno avuto anch’esse un impatto positivo. Questa vittoria di Nuova Democrazia dovrebbe servire da lezione preziosa per altri paesi europei, tra cui l’Italia, in cui sembra necessario un rafforzamento delle forze di destra moderate, in modo da creare una barriera contro l’ascesa della destra radicale e sovranista.

In Italia, la posizione di Forza Italia si mostra in contraddizione con l’esempio offerto dalla Grecia. L’alleanza con i sovranisti sembra un anacronismo rispetto all’orientamento di destra moderata incarnato da Nuova Democrazia. Più che limitarsi a congratularsi con Mitsotakis, figure politiche come Antonio Tajani dovrebbero trarre insegnamento da questa vittoria, ripensando le loro alleanze e cercando di rafforzare un centro-destra moderato che si distanzi dalle forze sovraniste.