Carfagna guarda al Sud e avverte: “Sbagliato votare gli estremisti irresponsabili”

“L’unico modo per chiudere la stagione populista di cui il M5S è l’emblema è votare per Azione, che non ha mai fatto intese con i grillini e sicuramente non le farà in futuro”. Mara Carfagna si candida con Azione in un collegio uninominale nella sua Campania e in tutti i proporzionali della Puglia. Una scelta che è una questione di identità per la ministra per il Sud. “Siamo i soli che difendono senza se e senza ma le opere del Piano nazionale di Ripresa, cioè la principale speranza di riscatto per 20 milioni di cittadini meridionali – spiega -. Sono certa avremo soddisfazioni in quelle aree. Conosco bene la Puglia, ne ho studiato con attenzione le potenzialità e le difficoltà sia quando abbiamo dato vita al Cis Brindisi – Lecce, che finanzierà progetti per 184 milioni di euro in 22 Comuni delle due province della costa adriatica, sia quando abbiamo portato a termine il Cis Taranto, che consente tra l’altro il ritorno della grande nautica nell’area ex Yard Belleli, un progetto con una ricaduta occupazionale di circa 200 persone. Credo di poter parlare ai pugliesi di problemi, progetti e soluzioni con cognizione di causa”.

“In Italia noi stiamo cercando di ricostruire un baricentro moderato a cui possa partecipare ogni persona, forza, associazione, nemica degli estremismi e del populismo – aggiunge Carfagna -. Purtroppo questa legge elettorale crea problemi di rappresentanza. Tutti lo riconoscono, nessuno dei vecchi schieramenti ha avuto il coraggio di cambiarla per timore di perdere posizioni già acquisite. Se temo il confronto con Berlusconi in Campania? Non ci sarà un confronto diretto, lui è candidato al Senato e io alla Camera. E la mia intenzione non è certo quella di fare una campagna contro qualcuno. Piuttosto, intendo rivendicare uno per uno i risultati ottenuti nei 18 mesi del governo Draghi per il Sud, per Napoli, per la Campania. Risultati mai visti: penso, solo per citare un esempio, ai 280 nuovi plessi per asili nido e scuole per l’infanzia finanziati con gli ultimi bandi Pnrr in Campania. Ai 506 nuovi posti al nido aperti già quest’anno a Napoli grazie ai Lep e all’investimento di quasi 4 milioni di euro. O al grande Contratto istituzionale di sviluppo per l’area Vesuvio-Pompei-Napoli Est, o al milione di euro messo a disposizione per la videosorveglianza a Caivano. Parleremo di impegni già rispettati e della realizzazione di progetti già avviati, non di promesse”.


“Se in Italia avessimo avuto una terza forza fedele fino in fondo ai valori liberali ed europeisti, se questa terza forza fosse stata consistente, Mario Draghi sarebbe ancora al suo posto e gli italiani sarebbero meno spaventati dal caro-bollette, dall’inflazione e da una possibile crisi d’autunno – conclude -. Il voto sprecato, sbagliato, che sistematicamente tradisce le speranze dei cittadini e dell’Italia, è quello agli estremisti e agli irresponsabili
”.