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Cangini: “Azione proposta anti demagogia. Forza Italia? Dependance del salvinismo”

“Mai come oggi i due poli si caratterizzino come uno di destra destra e l’altro di sinistra sinistra, entrambi dominati dalle rispettive demagogie. E questo rende urgente, per il bene futuro del Paese, che si costruisca un’offerta politica in reazione a tale demagogia imperante”

Andrea Cangini, ex senatore di Forza Italia e ora entrato in Azione guarda con cauto ottimismo all’accordo Calenda – Renzi, anche se non lo ritiene necessario per correre. “In queste ore il Parlamento europeo, il Viminale e un costituzionalista autorevole come Sabino Cassese hanno detto che Azione è nelle condizioni di presentarsi alle elezioni esentato dalla raccolta delle firme – spiega -. Calenda non ha perciò bisogno di allearsi con Renzi per potere correre alle elezioni. Se l’obiettivo di Calenda fosse stato quello di massimizzare i propri eletti avrebbe chiuso, nonostante tutto, l’accordo con il Pd. Lo stesso vale anche per me: sarei rimasto sul carro dei probabili vincitori. Ma Letta ha tradito, dando pari dignità all’accordo fatto con +Europa e Azione con quello fatto con Fratoianni e Bonelli. E questo non era nei patti”.

“Sono stato l’unico senatore del centrodestra che ha votato la fiducia a Mario Draghi – ricorda -, avevo una tale rabbia per quello che aveva fatto il mio partito, perché Forza Italia ha voltato le spalle al presidente del Consiglio che stava salvando l’Italia soltanto per assecondare le velleità elettoralistiche di Salvini. In realtà è dall’inizio della legislatura che denuncio con forza la deriva salviniana irreversibile di Forza Italia. Poi FI ha pugnalato alle spalle Mario Draghi”. A quel punto la scelta, come per Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna, Renato Brunetta e molti altri la scelta è stata obbligata. “Ho preso atto che il mio partito era diventato una dependance di un salvinismo declinante – conclude -. Vedo in Calenda l’unico leader politico che si tira fuori da questa sequenza di promesse avventate, scriteriate, demagogiche, e che sta ai fatti concreti”.