Nardella

La Buona Destra molto scettica sulla proposta di Nardella

Tenendo fede all’idea di Stato liberale, come Buona destra, diffidiamo istintivamente della tentazione del ricorso alla legiferazione, che spesso è causa e non soluzione dei problemi del Paese, in particolare del proliferare della burocrazia causa primaria della depressione della libera iniziativa e della sana concorrenza. Per questo motivo riteniamo che sia spesso più utile continuare sulla strada della deregulation e sulla razionalizzazione delle norme esistenti, prima di legiferare. L’Italia è il Paese delle 110.000 leggi e dei 33.000 regi decreti tutt’ora in vigore, norme che spesso vengano eluse o semplicemente ignorate quando addirittura non entrano in contrapposizione tra loro.

Ecco perché riteniamo il ricorso alle leggi popolari una estrema ratio, in quanto esse necessitano comunque di un appoggio parlamentare quindi se non apertamente appoggiate da una maggioranza, sono o rischiano di essere soltanto un modo per attirare l’attenzione. Per tale ragione siamo contrari a quella che dovrebbe o potrebbe essere la proposta di legge di iniziativa popolare del Sindaco Nardella, che quasi freudianamente a nostro avviso sembra voler porre rimedio allo spopolamento del centro storico, dovuto alle giunte di sinistra, che hanno allontanato i residenti, con limitazioni di parcheggi, chiusura di attività commerciali e riduzione sistematica dei servizi o loro decentramento. Adesso, gli stessi che sono al governo della città da 70 anni si propongono di ripopolare il centro storico per decreto o legge, quasi magicamente. Ignorando, che di fatto il centro da anni e negli ultimi in particolare è stato trasformato in un B&B alla mercé di un turismo spesso rumoroso.

Il timore è che la proposta di legge celi da una parte la volontà tutta di sinistra di tassare certe attività, per fare cassa col rischio di potersi trasformare nell’ennesimo strumento utile solo ai soliti furbetti del quartierino. La Buona destra è convinta che i cittadini, torneranno ad abitare i centri abitati, solo e quando, vi saranno i presupposti: servizi pubblici adeguati, sicurezza, asili scuole e attività commerciali con prezzi non turistici. Siamo, ovviamente d’accordo che gli alloggi siano essi turistici, che residenziali, debbano essere adeguati e soprattutto debbano corrispondere ai migliori standard igienici e di sicurezza, ma per questo le norme esistono. La Buona destra invita tutti i Fiorentini a non prestarsi ad iniziative di parte o di partito, volte a solo a giustificare l’operato di 70 anni di governo cittadino.