In UK Boris, detto il biondo, è stato lasciato solo e si è dovuto dimettere. I suoi ministri lo hanno abbandonato come fenicotteri che migrano. In Inghilterra quando si capisce che non c’è più una logica che tenga in piedi amministrazione e consenso ci si dimette. Perché la dignità è una cosa importante per gli inglesi. Basta che non paghi i contributi alla colf, o baci a sfioro una segretaria e l’opinione pubblica ti condanna senza appello. Solo Boris Johnson sembrava attaccato alla poltrona a dispetto dei Santi di Westminster. Qualcuno comincia a sospettare che nonostante l’aspetto anglosassone in fondo abbia del avi italiani, non si sa se guelfi o ghibellini. Lui è stato lì come un Conte di casa nostra e non un Pari d’Inghilterra.
I ministri di Downing Street hanno capito che il tempo delle boris-boutade è off e hanno lasciato le loro postazioni ministeriali. Per gli Inglesi l’opinione pubblica è il dogma. In Italia è tutta un’altra cosa. Conte il capoclasse dei 5stelle dopo aver tuonato con fulmini e saette per una settimana, minacciando l’abbandono del governo, con corredo di ministri e sottosegretari, parlando di pacifismo internazionale e vagheggiando l’uscita dalla Nato. “Ci vuole discontinuità”, ha detto Conte, mentre allungava al premier Mario Draghi un biglietto da visita di avvocato esperto in liquidazioni e arbitrati, anche condominiali viste le criticità del 110%.
In Italia l’istituto delle dimissioni è un peccato che grida vendetta al cospetto di Dio. Altro che Sodoma e Gomorra. Le dimissioni non si danno, si dichiarano e basta. In cambio di una pace, smentita in serata con toni da commedia di Jonesco, Conte ha proposto a Draghi un Papello. Salteranno nei mesi a venire sicuramente dei pentiti del movimento, che diranno che il reddito di cittadinanza non era idea loro, ma di De Masi, il sociologo della povertà condivisa. Il lavoro non nobilita più l’uomo, solo che gli sconti di Divani&Sofà non sono ancora convenienti per accontentare tutti. Quando potremo comprarci un divano al prezzo di una pizza di Briatore avremo stabilizzato il Paese.
