Basta bodyshaming, ha ragione la Incontrada: “Nessuno mi può giudicare”

“Ogni volta mi ricordo di quante volte io ho abbassato lo sguardo, per quello che mi son sentita dire. Finché ho capito che nessuno mi può giudicare, perché ho capito che nessuno ti può giudicare”.

Vanessa Incontrada è una delle attrici e showgirl più brave e belle del nostro Paese. Da tempo ha sposato la causa della body positivity, posando nuda per Vanity Fair e divenendo persino testimonial di una straordinaria campagna pubblicitaria per Dolce&Gabbana, stilisti che amano le forme delle donne e le valorizzano.

Vanessa Incontrada, tuttavia, che non ha mai avuto problemi a mostrare il suo corpo cambiato e più morbido dopo la gravidanza, è da anni vittima di bodyshaming. Spesso sui social, sui giornali e anche in trasmissioni tv è stata accusata di essere “troppo grassa” per fare la showgirl. Ultimo episodio raccapricciante in ordine di tempo è la foto della Incontrada in bikini sulla spiaggia di Follonica, pubblicata sulla copertina della rivista di gossip Nuovo, periodico del gruppo Cairo editore, in una posa che non la valorizza e non rende appositamente merito alla bellezza dell’attrice.

“Sei una ragazza? Devi essere magra, bella, perfetta, altrimenti diventi un bersaglio per offese e sberleffi, diventi ‘una grassa’, come fosse un marchio infamante. E tu? Tu vivi nella paura di essere sbagliata. Sono cose che conosco e che per fortuna ho superato. Per questo mi sono detta: basta, adesso voglio dire la mia” aveva detto la Incontrada di recente in un monologo su Rai1 durante il programma “Venti anni che siamo italiani”. Dopo il suo nudo sulla copertina di Vanity Fair, un inno all’accettazione di sé e all’autoconsapevolezza dell’unicità di ogni donna, aveva commentato: “Questa copertina è il momento più bello degli ultimi anni. È il punto d’arrivo che vede il mio corpo diventare un messaggio per tutte le donne”. Di recente la Incontrada è stata attaccata persino per un post su Instagram in cui si mostrava intenta a fare sport. Sarebbe ora di cominciare a rispettare le persone in quanto donne e uomini, smettendola con aggressioni di questo tipo che mirano a colpire l’aspetto fisico.