la parabola della repubblica

Barbano dialoga con Panebianco e Teodori su “Ascesa e declino dell’Italia liberale”

War Room Books ha dedicato spazio alla parabola della cultura liberale in politica, tra errori storici e populismi. Alessandro Barbano ha ospitato Angelo Panebianco, Professore emerito di Scienza politica Università di Bologna ed editorialista «Corriere della Sera», e Massimo Teodori, Professore di Storia americana e Saggista, autori de “La parabola della Repubblica. Ascesa e declino dell’Italia liberale”, interessante volume edito da Solferino Libri.

Cosa sarebbe successo se Piero Gobetti, Giovanni Amendola, Carlo Rosselli e Giacomo Matteotti non fossero stati assassinati dal regime fascista? La democrazia liberale e socialista che rappresentavano avrebbe avuto maggiore fortuna? Sono alcuni degli interrogativi presenti nel saggio appena uscito. L’unica cosa certa è che il vuoto politico lasciato da quei delitti tra le fila dell’antifascismo ha influito sulle sorti della Repubblica.

Le interpretazioni e le memorie più diffuse del Novecento italiano mettono l’accento su una storia segnata dall’impronta cattolica e da quella comunista con qualche riferimento alle destre. Ma quale è stato il ruolo dei liberali e perché è importante rievocarlo? Angelo Panebianco e Massimo Teodori rivivono e raccontano nel loro volume le vicende nazionali dagli anni Quaranta ad oggi mettendo sotto la lente di ingrandimento proprio l’esperienza della «Terza forza» democratica.

Teodori rievoca la sua attività di fondatore del Partito radicale con Pannunzio e Pannella, di militante federa – lista con Spinelli e per la libertà della cultura con Silone e Chiaromonte, oltre che di protagonista delle inchieste parlamentari su Sindona e la P2 fino al crollo della «Prima» Repubblica. Panebianco, da studioso di politica, ricostruisce invece la parabola liberale, stretta tra «bianchi» e «rossi», fino alla sua scomparsa di fatto nell’ultima stagione dominata dai populismi di destra e sinistra. I due insieme scrivono così una storia controcorrente del nostro Paese. Un affresco di vita vissuta che porta con sé la denuncia di un’assenza che pesa tuttora nello scenario politico nazionale.