salvini e putin

Altro che “Moscopoli”! Salvini ci ha solo venduto un modello di Stato fallito

Non c’è nessun “giallo” sull’accordo tra la Lega di Salvini e il partito di Putin. Il tema non è mettersi a fare Woodward e Bernstein e andare dal notaio per scoprire se quella partnership esiste ancora, se i leghisti l’hanno disdetta o se ci sono prove sulla revoca. Il tema non è neppure mettersi all’uscio di qualche procura in attesa che la magistratura dica la sua sui sospetti finanziamenti illeciti dei russi alla Lega, tanto più che di Moscopoli in Italia ne abbiamo già viste in passato e altrettanto notoriamente passate in cavalleria.

La questione è politica. Po-li-ti-ca. Salvini e chi è venuto prima di lui dovrebbero spiegarci come gli è venuto in mente di proporre agli italiani Putin come una specie di statista amico dell’Occidente. La questione è spiegarci come sia stato possibile alimentare fino all’altro ieri – quando la intelligence Usa metteva in guardia dall’ammasso di truppe russe al confine con l’Ucraina – una retorica totalmente antiamericana e antioccidentale nel nostro Paese, per non dire dell’Europa da dove lorsignori volevano uscire.

Questa è la questione politica. Ancora, come è venuto in mente ai leader sovranisti di portarci a modello un Paese con potenzialità di sviluppo enormi ma che ha il Pil della Bulgaria, gravi problemi demografici, una economia incapace di diversificare. Un regime oligarchico che è l’antitesi di una moderna economia di mercato. Un governo repressivo che in meno di una settimana ha arrestato 5mila persone, per non dire dei giornalisti e dei leader dell’opposizione ammazzati.

L’Italia dove siamo cresciuti, nonostante tanti momenti bui, è sempre stata un Paese libero, che ha abbracciato la modernità, lo sviluppo occidentale, con una salda collocazione geopolitica nel quadro del Patto Atlantico. Un Paese che ha combattuto a fianco dei suoi Alleati il terrore e regimi sanguinari.La domanda da farsi allora è quale futuro per l’Italia immaginavano i laudatores di Putin. Cosa avrebbero fatto oggi se fossero stati loro alla guida del Paese? Proposto una alleanza con la Bielorussia? Ma per favore. Non c’è nessun “giallo”. È tutto molto chiaro. La destra di Salvini voleva venderci come modello uno “stato fallito”.

Ma l’Italia non è mai stata un regime illiberale che invade altri Paesi minacciando una escalation nucleare e mai lo sarà. Diventarlo significherebbe sprofondare nel caos e nella povertà. Come è già avvenuto in Russia non più tardi di qualche decennio fa. E come sta per accadere di nuovo, con il rublo in picchiata, la Borsa che sprofonda, l’isolamento internazionale. Ah, già. La Russia non è isolata. Ci sono i cinesi, un altro grande modello di libertà.