Mollare tutto per prendersi cura del paesino di soli quarantaquattro abitanti in cui si sono conosciuti e innamorati.
È la bella storia di Asia Niccolai, 22 anni di Scandicci (Firenze), e di Federico Fabbri, 20 anni di Faenza, che hanno mollato la città per trasferirsi a a Casaglia, minuscola frazione di Borgo San Lorenzo, nel Mugello, a 750 metri di altezza.
I due giovani, che si sono conosciuti nel 2015 proprio nel paesino di origine dei loro nonni, hanno rilevato il bar-ristoro-emporio della frazione, che altrimenti avrebbe chiuso lasciando senza servizi le poche decine di abitanti. “Il bar del paese avrebbe chiuso per sempre – raccontano a Repubblica -. Abbiamo trascorso lunghe serate a chiacchierare da buoni amici proprio qui davanti, prima innamorarci, non potevamo permettere che scomparisse”.
Un romanticismo d’altri tempi che si sposa con la necessità moderna di trovare una risposta ai ritmi frenetici della vita di città nei ritmi più lenti di un piccolo centro in mezzo alle montagne. Un processo accelerato dalla pandemia: Asia e Federico hanno scelto la montagna, sono andati a vivere nella casa del papà della giovane, sono diventati soci volontari della cooperativa che gestisce i servizi in paese e hanno rilevato l’unica attività di socializzazione Casaglia, che stava per chiudere.
“Il concetto di comunità che c’è qui è molto diverso da quello cittadino – dice Federico -. È come se fossimo i loro nipoti e loro tutti nostri nonni. Ci conoscono da quando siamo nati. Non avremmo potuto rinunciare a tutto questo. Vogliamo portare avanti la storia di Casaglia”.
Buona fortuna, ragazzi!