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Al G20 parla la Russia, Gentiloni si alza e se ne va

Non appena il ministro delle Finanze di Mosca, Anton Siluanov, ha iniziato a parlare in video-collegamento al G20, la segretaria al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen ha lasciato la riunione in corso a Washington assieme al presidente della Federal Reserve Jerome H. Powell. Sono stati seguiti dal commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, i rappresentanti britannici, Chrystia Freeland, vice primo ministro del Canada, come riferiscono fonti Usa. Altre dicono che anche Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, avrebbe abbandonato la sala.

Era trapelato che la Yellen avrebbe boicottato alcuni degli incontri del G20, ma non era noto in che maniera. La scelta di lasciare il meeting quando si è collegato Siluanov è stata condivisa dal commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, che durante l’incontro si è felicitato per la partecipazione del ministro delle Finanze ucraino, Serhy Marchenko. Il commissario ha anche rimarcato che l’Ue «condanna fortemente l’aggressione militare non provocata ed ingiustificata contro l’Ucraina, che viola il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite, minando la sicurezza e la stabilità internazionale». Non se ne sono andati invece il ministro dell’Economia italiano Daniele Franco e quelli di Germania e Spagna. Parimenti il rappresentante della Francia.

L’Italia, come membro della Troika che è composta dal Paese che detiene la Presidenza, il suo predecessore ed il suo successore, ha anche una responsabilità istituzionale che la vincola. Ricordiamo poi che l’Italia è stata uno dei Paesi che ha chiesto la presenza del ministro ucraino delle Finanze, Serhiy Marchenko ai lavori del G20, trovando all’inizio qualche perplessità. Il ministro delle Finanze russo Siluanov ha esortato i colleghi del G20 a «non politicizzare» i lavori del Gruppo, perché potrebbe «pregiudicare la fiducia nel sistema monetario e finanziario globale».