“Fuck Putin? Lo ridirei per tutti i giorni della mia vita. Mi ha sconcertato che ci sia stata una reazione così forte: è un argomento sul quale non esiste grigio. E’ una guerra ingiustificata e ingiustificabile. Putin è un dittatore moderno, un tiranno. Invito anche i nostri colleghi a farsi sentire. Abbiamo un grande potere e, come dicono i supereroi, da quello viene anche una grande responsabilità. Dobbiamo far sentire la nostra voce soprattutto a un pubblico giovane che deve farsi un’idea. Bisogna prendere posizione e non restare neutrali per paura di perdere il pubblico: lo trovo paraculo”.
Damiano David è una rockstar a 360 gradi. Il frontman del Maneskin, band che in meno di un anno ha raggiunto un successo planetario non inferiore a quello dei miti del rock, in attesa di esibirsi questa sera sul palco torinese dell’Eurovision, ancora una volta approfitta dello spazio che ha sui media per spiegare da che parte stanno i Maneskin, da che parte sta lui, che meno di un mese fa sotto i riflettori di Coachella ha urlato quel “fuck Putin, free Ukraine” che ha fatto il giro del mondo.
Un coraggio di stare dalla parte giusta della storia – ed è importante che questi messaggi passino attraverso un’icona rock internazionale che ha milioni di fan, specie tra i più giovani – che adesso Damiano chiede anche ai suoi colleghi musicisti. Specie da una vetrina importante come l’Eurovision. Perchè ha ragione il cantante romano: “non prendere posizione per paura della reazione del pubblico è paraculo”.