Non è vero nulla. Non c’è niente di vero nelle affermazioni del professor Alessandro Orsini, autodefinitosi una moderna Cassandra, in merito alle sue profetiche previsioni sull’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Il nostro, che grazie a balle di questo tenore ha già raggiunto il traguardo di farsi candidare nel 2023 in Parlamento da una forza politica che di balle se ne intende alla grande, vale a dire il Movimento 5 stelle (quello delle scie chimiche e dei complotti vari, sì, proprio quello), da settimane va infatti riempiendosi la bocca, su ogni palcoscenico televisivo che gliene offre purtroppo la possibilità, col fatto che lui avrebbe previsto la guerra già il 4 dicembre 2018 in un’audizione al Senato.
“Questa è proprio una ca…ta, una vera ca…ta, una grande, gigantesca, strepitosa ca…ta” avrebbe cantato qualche anno fa ad Orsini il Trio Medusa. Perché la tanto sbandierata previsione dell’accademico della Luiss, star nostrana della tv di casa nostra e icona filo putiniana, è semplicemente una bugia. Una bugia che Orsini (e i suoi adepti) ripete come un mantra ai telespettatori del piccolo schermo – e presto anche in teatro, a pagamento ovviamente – senza che nessuno si preoccupi di smentirlo o contraddirlo.
Alessandro Orsini non ha, infatti, previsto alcun evento tragico in Ucraina tre anni fa: basta guardare il video integrale dell’audizione in Senato e leggere la sua relazione per rendersi conto che quelle che l’esperto di relazioni internazionali spaccia come proprie previsioni messianiche non sono altre che ipotesi. Che avrebbe potuto fare chiunque in un qualsiasi bar di paese o qualsiasi giornalista o osservatore su qualsivoglia quotidiano del pianeta.
“Che cosa Putin intende fare in Ucraina – si chiede Orsini in quell’audizione -? Si confrontano due tesi. Una afferma che Putin intende attaccare; l’altra afferma che non intende farlo. La mia tesi è diversa. Sostengo che, in questo momento, Putin non ha ancora definito una strategia precisa ed è in una fase in cui sta cercando di raccogliere informazioni sulle intenzioni del blocco occidentale”. Eccola la “previsione” di Orsini: “Putin non sa che fare, non ha ancora deciso”. Questa sarebbe la grandiosa capacità di anticipare gli eventi del professore? Andrebbe ricordato a Orsini che tale ovvietà (“Putin non ha deciso cosa fare”) era stata già ampiamente analizzata da CBS News nel 2014, quando era già chiaro che Putin concentrava forze militari al confine dell’Ucraina, in prossimità dei territori russofoni già coinvolti nel conflitto. Dire che “Putin non sa che fare, non ha deciso” non è pertanto una previsione che mostra la grande capacità analitica di un bravo osservatore, ma un modo di dire “nessuno, tantomeno io, ha idea di cosa Putin farà”.
Insomma, il Nostradamus della Luiss si rivela in realtà un fasullo profeta. Perché le previsioni lui o non le fa, pure se poi le millanta, o le sbaglia completamente, come quando su La7 a gennaio 2016 predisse un grave attentato terroristico di matrice islamica in Italia a gennaio 2018. Attentato mai avvenuto, per fortuna, e mai neanche sventato.
Insomma, le previsioni non sono proprio il forte del professor Orsini. Varrebbe però la pena di chiedersi perché a tale millantatore, a uno che sta dalla parte degli aggressori e non degli aggrediti, a uno che inneggia alla dittatura “perché i bambini sono felici con la dittatura, anche mio nonno era felice con la dittatura”, venga concessa con benevola indulgenza la continua possibilità di confondere i telespettatori con immonde sciocchezze e previsioni inventate. Perché i conduttori dei talk show che lo invitano e le redazioni dei programmi in cui va ospite non si preoccupano di verificare che la fonte delle sciocchezze senza fondamento del professor Orsini non è altro che lo stesso professor Osrini con le vesti di un fasullo Nostradamus?