Qualcuno era sovranista perché era nato in Padania
Qualcuno era sovranista perché aveva capito che in Padania non aveva più voti
Qualcuno era sovranista perché vedeva la Russia come una promessa (di denaro), l’Ungheria come
una poesia, il sovranismo come il paradiso terrestre
Qualcuno era sovranista perché voleva essere messo “prima” degli altri
Qualcuno era sovranista perché era più clericale del Papa
Qualcuno era sovranista perché lo esigevano i talk show
Qualcuno era sovranista perché glielo avevano detto
Qualcuno era sovranista perché gli avevano detto tutto, ma lui non aveva capito
Qualcuno era sovranista perché prima, prima, era secessionista
Qualcuno era sovranista perché, ancor prima, frequentava il Leoncavallo
Qualcuno era sovranista perché era stato tutto e il contrario di tutto
Qualcuno era sovranista perché era ricco ma fingeva di amare il popolo
Qualcuno era sovranista perché si battezzava con l’acqua del Po e si commuoveva ballando al
Papeete
Qualcuno era sovranista perché era così patriota che aveva bisogno di mettersi al servizio delle
patrie degli altri
Qualcuno era sovranista perché era talmente affascinato dai dittatori che voleva essere uno di loro
Qualcuno era sovranista perché amava i dittatori ma denunciava la dittatura sanitaria
Qualcuno era sovranista perché voleva andare in pensione con Quota 100
Qualcuno era sovranista perché “I complotti, i vaccini, i pidioti, cazzo”
Qualcuno era sovranista perché si informava su Facebook
Qualcuno era sovranista per moda, qualcuno per furbizia, qualcuno per convenienza
Qualcuno era sovranista perché voleva uscire dall’euro
Qualcuno era sovranista perché non ricordava la lira e la svalutazione
Qualcuno era sovranista perché era convinto di avere dietro di sé sessanta milioni di italiani
Qualcuno era sovranista perché abbiamo avuto il peggior conservatorismo d’Europa
Qualcuno era sovranista ma si spacciava per liberale
Qualcuno era sovranista perché chi era conformista era sovranista
Qualcuno era sovranista perché non sopportava più quella cosa nobile che chiamiamo libertà
Qualcuno era sovranista perché sognava la democrazia illiberale
Qualcuno era sovranista perché aveva nostalgia di idee sorpassate
Qualcuno era sovranista perché credeva di poter essere vivo e felice fregandosene degli altri
Forse era solo un’illusione, uno sfogo, un incubo
Era il tentativo di fermare il mondo, di non cambiare niente, di tornare al passato
Qualcuno non sapeva che cosa essere ed è diventato sovranista
Qualcuno non era niente: e quando il sovranismo sarà dimenticato dalla storia, avrà già scelto di
essere qualcos’altro