«Non avrei mai immaginato un passo del genere da Putin, sono stato un suo grande ammiratore, ma non si può mettere in moto una macchina da guerra di quel genere contro i suoi fratelli. Come si fa a non cambiare idea su Putin, dopo quello che ha fatto?». Così a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, il grande amico di Putin Al Bano Carrisi.
«A Putin direi “fermati finché sei in tempo”. Lui sta lavorando anche contro se stesso, non sta difendendo niente — continua il cantante di Cellino San Marco —, agli occhi del mondo sta distruggendo la sua immagine. Non è accettabile vedere quello che sta succedendo in Ucraina, con attacchi anche agli ospedali, carri armati e bambini che muoiono. No, questo non è accettabile».
Al Bano è riuscito anche a sentire qualcuno a Mosca: «Un personaggio molto importante mi ha detto una sola parola in italiano: è un macello. Penso che prima o poi scaricheranno tutto sulle spalle di Putin. Dovrebbe stare attento alla sua vita, proprio da parte di coloro che fino a pochi mesi fa lo hanno idolatrato e servito, questo almeno è il mio pensiero».