“Dobbiamo essere chiari: ciò che Putin e Lukashenko stanno facendo in Ucraina è criminale. E’ un crimine di guerra. Capovolge l’ordine mondiale democratico, e dobbiamo ritenere i colpevoli responsabili attraverso il tribunale penale internazionale quando sarà il momento”. Lo ha detto la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, rivolgendosi ai leader Ue al vertice informale a Versailles.
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Il processo a L’Aia “sarebbe la vittoria definitiva per il popolo ucraino, per lo stato di diritto e per il nostro stile di vita basato su regole”, ha aggiunto.
“Dobbiamo andare oltre il Fondo europeo per la difesa e fare in modo che il bilancio Ue funzioni per la nostra politica di sicurezza e di difesa. Dobbiamo usarlo per attuare la bussola strategica e rendere l’Unione della difesa una realtà”, ha aggiunto. “Abbiamo urgente bisogno di aumentare i nostri investimenti nella difesa” e questo “significa aumentare i nostri bilanci nazionali e fare un uso intelligente del nostro bilancio comune per garantire che le esigenze delle capacità possano essere soddisfatte da finanziamenti collettivi ove necessario”.
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“È giunto il momento per l’Ue di inviare un messaggio chiaro limitando l’importazione di beni russi, compresi gas, petrolio e carbone, e rivedendo tutte le certificazioni concesse alle società energetiche russe”, ha sottolineato Metsola. “Dobbiamo ricordare che l’energia è, ed è sempre stata, politica. La Russia lo ha capito da anni”, ha sottolineato Metsola, insistendo sull’esigenza di “appalti congiunti per il gas” e di un aumento delle rinnovabili in Ue. “Il nostro obiettivo deve essere verso un futuro con zero gas dalla Russia. Ambizioso ma necessario”, ha aggiunto.
“Sappiamo che Putin non si fermerà a Kiev, così come non si è fermato in Crimea. Le tattiche che ha affinato in Siria sono state attuate in Europa” e “le nostre sanzioni devono continuare a colpirlo forte” e “ferirlo”. L’errore più costoso che abbia mai commesso”, ha evidenziato Metsola. Anche l’Ue, ha aggiunto, deve essere “pronta” a essere ferita dal contraccolpo delle misure, “ma è un costo che dobbiamo sostenere in questa svolta nella storia europea, un prezzo che penso che il nostro popolo sia disposto a pagare”. Esprimendo la solidarietà nei confronti dell’Ucraina, la presidente del Pe ha anche esortato i leader Ue a “fare di più” per i Paesi vicini a rischio, come Moldavia e Georgia.