Quel genio di George Orwell definiva il bispensiero la possibilità di ritenere vero un concetto e il suo opposto, confutando argutamente il principio di non contraddizione, già ipotizzato da Parmenide. Trovo che questa immagine, il bispensiero, bene si adatti a una parte della sinistra (non solo nostrana) che – giustamente – si sta stracciando le vesti quando parla delle atrocità commesse dallo Stato di Israele, dalla sciagura che Netanyahu ha rappresentato per lo stesso Israele. Ha ragione, lo dico senza ironia. Anzi, rincaro la dose: quando un atto criminale viene compiuto da un criminale, è grave, ma se quell’atto lo commette uno stato democratico, è cento volte più grave, perché lo Stato non ha la “scusa” delle pulsioni. Uno Stato DEVE essere freddo, meccanico, calcolatore – per il bene di tutti.
Quindi perché (parte della) sinistra è maestra di bispensiero? Perché solo un bispensante potrebbe stracciarsi le vesti per i bimbi di Gaza ma fare spallucce per quelli israeliani. Solo un bispensante potrebbe gridare al sangue innocente solo se viene versato a Gaza. Se anche fosse vero – anzi, lo è, entro certi limiti – che Israele ha commesso alcune atrocità a Gaza, questo significa che Hamas è giustificato a tagliare la gola a tutti gli israeliani?
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Io questo proprio non riesco a capirlo. All’indomani del feroce attacco terroristico del 7 ottobre, giustamente l’Unione Europea si è unita a Israele, nel commemorare i morti innocenti e condannare Hamas. E già lì, persino in quel momento, in cui civili israeliani non avevano ancora finito di essere uccisi da uomini senz’anima, già c’era chi criticava l’UE per essersi schierata con Israele. Già lì si intravedeva chi, in alcune Università USA blasonate o nel nostro piccolo giardino italico, quasi giustificava Hamas, col motto “sì però loro”.
(Tra l’altro, ma questo lo dico tra parentesi, questo approccio di parte della sinistra non solo nostrana è un assist meraviglioso alle destre più becere.)
Io mi chiedo, è così difficile condannare tutte le atrocità? Perché altrimenti, se l’orrore è sbagliato solo se è contro qualcuno, o se è meno grave se è contro altri, allora il messaggio svelato è che il sangue di un israeliano – di più, di un ebreo – vale meno solo perché tale.
Io vorrei chiedere a costoro, è così difficile dire che Hamas è un’organizzazione terroristica che va eliminata dalla faccia della terra? Che Israele invece sulla faccia della terra ha tutto il diritto di restarci? È così difficile dirlo persino specificando che però Israele non deve violare il diritto internazionale?
Vorrei chiedere a costoro: è davvero così difficile piangere per il sangue dei piccoli innocenti israeliani insieme ai piccoli innocenti di Gaza?