“Indecisione cronica” potrebbe essere un complimento troppo gentile per descrivere l’attuale opera buffa che è il governo Meloni.
Dopotutto, come si descrive un organismo che cambia direzione più spesso di una banderuola al vento e mostra una chiara avversione per qualcosa di così noioso come il prendere decisioni?Prendiamo ad esempio il circo tragicomico che è stata la ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES).
Nonostante il Ministero dell’Economia abbia detto “ok, ragazzi, possiamo farlo, non ci costerà un occhio della testa”, il governo Meloni ha deciso di fare una pausa per il tè e posticipare la decisione. In altre parole, hanno lasciato l’Italia in uno stato di ansia da prestazione, mentre si dibattevano su chi avrebbe avuto l’ultimo biscotto al burro.
Quindi, stiamo praticamente navigando senza radar, sventolando bandierine propagandistiche e facendo le bollicine nel mare dell’indeterminatezza, mentre le questioni veramente importanti come gli impegni internazionali dell’Italia e gli strumenti di politica economica rimangono senza risposta.
Per non parlare del pandemonio che hanno creato con le loro norme sul lavoro nel recente decreto-legge. Se c’era un premio per la mancanza di coerenza e un approccio disorganizzato, il governo Meloni sarebbe sul podio, probabilmente cercando di decidere quale medaglia mettere al collo mentre l’economia italiana piange in un angolo.
È abbastanza chiaro che l’Italia merita di meglio. Merita un governo capace di prendere decisioni, di mostrare un po’ di coerenza, di fare qualcosa di più che girare in tondo come un pollo senza testa.
Il governo Meloni deve dimostrare una leadership più decisa, o fare un passo indietro e lasciare il posto a qualcuno che sa cosa significa gestire un Paese. Perché in questo momento, sembra che stiano solo cercando di vedere quanti passi possono fare prima di inciampare.