Il presidente dell’Ucraina, Zelensky, parla al Bundestag tedesco. Il concetto chiave del suo discorso è uno: in questo momento storico la politica ha il compito di guidare i popoli europei e non può essere subordinata agli interessi economici.
Zelensky sottolinea di aver sempre detto che “Nord Stream 2”, il gasdotto congelato tra Russia e Germania, era “un’arma” di Putin, ma “abbiamo sentito rispondere che fosse economia, economia, economia”.
“Anche adesso esitate sull’ingresso dell’Ucraina nell’Europa. E’ un’altra pietra per il muro”, ha aggiunto il presidente dell’Ucraina, incalzando ancora: “Abbiamo percepito resistenza, percepiamo che volete economia, economia economia”.
Zelensky ha ragione da vendere. Per troppo tempo le leadership politiche europee e i governi della Unione hanno chinato la testa davanti ai soprusi di Putin, perché di mezzo c’era un interesse economico. Fino a quando il presidente russo non ha capito di poter addirittura annettere o invadere Paesi liberi in nome della sua omicida politica neo-imperiale.
La guerra in Ucraina segna uno spartiacque. E’ da questo momento che l’Europa, e lo sta facendo, deve dare una risposta politica ai suoi avversari, deve darsi una missione politica a livello globale , insomma deve cambiare perché è il mondo che sta cambiando.
