Vandana Shiva: “Le donne guideranno la battaglia per salvare il nostro pianeta”

Mauro Garofalo dell’«HuffPost» ha intervistato l’attivista Vandana Shiva, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro Terra viva. La mia vita in difesa della biodiversità (Aboca, trad.it. Marta Lanfranco). La Shiva, laureata in fisica quantistica in Canada, ha rimarcato l’importanza che hanno avuto, hanno e avranno le donne nella salvaguardia del pianeta.

Le donne nei movimenti ecologisti e di giustizia sociale giocano un ruolo chiave: “Dai tempi del Chipko, ormai 5 decenni fa, sono le donne a guidare i movimenti ecologici di base. Le donne continuano a guidare il movimento per la giustizia a Bhopal, dove nel 1984 la fuoriuscita di pesticidi da un impianto della Union Carbide uccise migliaia di persone. Le donne guidano i movimenti per la protezione dei fiumi e la resistenza alle dighe. Donne come Mylamma guidano il movimento contro la Coca-Cola a Plachimada, in Kerala. Le donne sono portatrici di un’altra visione del mondo, un altro paradigma economico poiché co-creano e co-producono con la natura. Le donne saranno leader nella sopravvivenza in tempi di emergenze multiple: clima, estinzione, pandemie, persino nel virus della disuguaglianza”, ha spiegato Vandana Shiva.

Nel libro l’attivista critica fortemente la logica “grande” delle multinazionali: “La vita cresce dal piccolo. Una pianta cresce da un seme. Noi nasciamo come embrioni. La vita è la coerenza auto-organizzata, la simbiosi, la mutualità nell’interconnessione tra molti piccoli. La grande dimensione nelle aziende agricole, così come nelle megalopoli, o nelle imprese, è ecologicamente insostenibile. Se si considerano tutti i fattori, i ‘grandi sistemi’ si basano su una produttività negativa: consumano più risorse di quante ne producano. Il piccolo produce di più usando meno, dando alla terra e all’umanità, maggiore libertà. Gandhi scelse il piccolo filatoio per combattere il gigantesco impero del cotone degli inglesi”. 

Nel libro lei ha parlato anche di caos climatico: “Certo, è l’imprevedibilità di disastri come il fiume Po in secca e le Marche in piena. È lo scioglimento dei ghiacciai nelle Alpi e nell’Himalaya, è un terzo del Pakistan sott’acqua. La Terra è un sistema vivente auto-organizzato che ha creato il clima, che permette agli esseri umani di vivere. La biosfera regola il clima. La distruzione della biosfera attraverso il colonialismo e l’industrialismo, e la dipendenza dai combustibili fossili – che sono energia spazzatura nel contesto del flusso di energia nei sistemi viventi – ha sconvolto il sistema climatico della Terra e ha contribuito al caos climatico”.