Il video di lei che suona il violino in uno scantinato di Kharkiv mentre l’aviazione russa lancia bombe sulla sua città ha fatto il giro del mondo e ha commosso tutti.
La violinista Vera Lytovchenko attua la sua personale protesta contro i russi suonando il violino dallo scantinato del suo palazzo durante i bombardamenti. Per sé, per il suo popolo, per esorcizzare la morte che arriva dal cielo. Per dimostrare che gli ucraini sono ancora vivi e non si piegheranno.
“Suono per dimenticare la guerra – dice in un’intervista a La Stampa -, anche se solo per qualche minuto. Ho preso ispirazione dai miei studenti, che sono stati i primi a farlo: davvero coraggiosi. Ho capito da loro che dovevo farlo anche io. Ogni giorno suono qualche pezzo per i miei vicini che stanno nel rifugio. Ho deciso di pubblicare quel video per far vedere ai miei amici che sono viva. Che siamo vivi”.
Pezzi di musica classica, pezzi di musica tradizionale del suo paese, Ma anche canzoni russe, europee, americane: il violino di Vera non fa distinzioni. “Perché la musica è internazionale – dice -. Io non sono un politico, sono una musicista e insegno musica nella scuola di Kharkiv. Non parlo di truppe, non parlo di guerra, non è quello che so fare”.
Vera, con la forza della speranza e col coraggio che suo popolo ha dimostrato in queste settimane di possedere, guarda al futuro con ottimismo. “Spero che la musica possa servire ad aiutarmi in una piccola raccolta fondi per ricostruire le scuole bombardate e le case dei miei amici, per aiutare altri musicisti e altri insegnanti di musica ucraini – conclude -. Per tornare a vivere dopo la guerra per comprare nuovi strumenti musicali dopo il disastro. Per comprare cibo e medicinali. Ho deciso di non abbandonare la mia città, di restare a Kharkiv per aiutare chi non può fuggire. Non voglio la terza guerra mondiale, aspetto la vittoria e la vita normale”.