Ucraina

Ucraina, lo spettro di milioni di profughi non sconvolge i sovranisti

Che dicono i sovranisti nostrani fan di Putin sul rischio di un’ondata di milioni di profughi in Europa, se la Russia sceglierà la strada dell’invasione in Ucraina? Un attacco di ampie proporzioni causerebbe una enorme pressione migratoria sui Paesi dell’Est Europa, tenendo conto che durante otto anni di guerra a bassa intensità in Ucraina ci sono stati due milioni di profughi interni.

La Romania si è detta pronta ad accogliere fino a mezzo milione di rifugiati nei campi di accoglienza lungo il confine. La Polonia, dove vivono due milioni di ucraini, si troverebbe costretta a fare lo stesso. Le stime calcolano dai 3,5 ai 5 milioni di persone in fuga dall’Ucraina qualora la situazione dovesse precipitare: nello scenario più ottimista più del doppio del milione e mezzo di siriani che chiesero asilo nel 2015. Già adesso l’Unione europea ha deciso di consentire ai cittadini ucraini di entrare senza visto nell’area Schengen.

Ma è un bel problema anche per Putin, la autoproclamata repubblica separatista di Donetsk prevede di evacuare in Russia fino a 700mila persone se la crisi dovesse peggiorare (circa 90mila fino adesso). E chissà quale sarebbe lo scenario se la “linea del fronte” dovesse estendersi, cioè se il bullo del Cremlino decidesse di andare fino in fondo nel suo piano di indebolimento del fronte orientale della Alleanza atlantica.

Su tutto questo, però, chi per anni in Europa e Italia ha tuonato contro l’immigrazione incontrollata mantiene il silenzio più assoluto. L’immigrazione ai sovranisti fa comodo solo quando possono lucrarci sopra per i loro obiettivi elettoralistici.