“Non è concepibile nessuna equidistanza: se vogliamo essere fedeli ai nostri valori, dobbiamo sostenere il popolo ucraino che lotta per non soccombere all’invasione, per non perdere la propria libertà. Questo sostegno non può e non deve significare inimicizia nei confronti del grande popolo russo, anzi. Anche questo popolo subisce le conseguenze nefaste delle scelte e della condotta disumana dei suoi governanti. Condotta che reca offesa alla memoria dei 20 milioni di caduti dell’Unione Sovietica, dunque russi e ucraini insieme, nella guerra vittoriosa contro il nazifascismo”.
Lo ha detto la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, in un passaggio del suo intervento in videocollegamento con il diciassettesimo Congresso nazionale dell’Anpi.