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Taradash: “Putin dica cosa vuole, ma se bombarda Kiev serve no-fly zone NATO”

“Vedo le immagini delle ucraine in fuga con i loro figli. No, in Europa non è accettabile,” ha scritto oggi sui social Marco Taradash. “La sfida nucleare di Putin può rinnovarsi in qualsiasi luogo e momento. Occorre che la Nato, gli Usa e la Ue stabiliscano una linea rossa: il bombardamento di Kiev. Oltre si accetta la sfida”.

Taradash, qual è la sfida?

Davanti a una situazione che sta diventando sempre più drammatica, bisogna avere il coraggio di dire a Putin: la linea rossa che non puoi superare è il bombardamento di Kiev. Ci stai a fermare le armi accettando un vero negoziato con Nato, Ue e americani? In caso contrario, se bombardi Kiev, la NATO farà la “no-fly zone” sull’Ucraina.

Le democrazie occidentali hanno fatto tutto quello che si poteva per fermare la invasione russa?

Sì, ritengo che fino a questo momento siano stati fatti i passi necessari. Ma è il momento di mettere Putin davanti a una scelta. Se i bombardamenti sulle grandi città e sulla popolazione continueranno, dovremo avere il coraggio di sfidare la Russia. Se no, vivremo per sempre nella paura che, dopo l’Ucraina, Putin possa andare oltre.

Le sanzioni?

Possono essere ancora inasprite.

Conviene interrompere le forniture di gas russo all’Europa?

Al punto in cui siamo arrivati, non credo che con Putin cambierebbe molto le cose.

E sul piano negoziale?

Dobbiamo capire che cosa è realistico e accettabile concedergli.

La stampa inglese parla di forze speciali angloamericane pronte a evacuare il presidente Zelensky…

Macché! Zelensky deve restare in Ucraina e dobbiamo sostenerlo in tutti i modi. L’unico che dovrebbe essere ‘evacuato’ è Putin. Putin è un criminale e rappresenta la più grave minaccia sul piano internazionale.