Schwarzenegger: l’arresto di Trump riaccende la nostalgia di un vero leader

Eccoci qui, amici, testimoni del teatro dell’assurdo che ha preso il sopravvento sulla politica americana. L’ex Presidente Donald Trump – l’uomo che una volta governava il mondo libero – è stato arrestato insieme al suo fidato collaboratore Walt Nauta per aver tenuto documenti classificati come fossero vecchie copie del National Enquirer nella sua modesta dimora, Mar-a-Lago. E con questo, Trump è riuscito a ottenere un altro primato, diventando il primo ex presidente a essere accusato a livello federale nella storia degli Stati Uniti. Bravissimo, signor Presidente!

Questa tragicommedia in cui siamo coinvolti ci costringe a riflettere sulla diversità delle leadership all’interno del Partito Repubblicano. Da un lato abbiamo Trump, il “solito sospetto”, con la sua retorica dirompente, le sue divisioni intenzionali e il suo disprezzo per la normalità politica. Ma ora che l’arresto di Trump ci ricorda che le regole del gioco valgono anche per lui, forse è il momento di dare un’occhiata all’altro lato del panorama repubblicano.

Parliamo di leader come John McCain e Arnold Schwarzenegger, che non hanno mai messo in scena uno show di wrestling alla Casa Bianca o usato Twitter come arma di distrazione di massa. Questi sono leader che hanno sottolineato l’importanza del servizio pubblico, l’integrità e il rispetto per la legge. Hanno cercato di costruire ponti, non muri, e hanno agito nel migliore interesse del paese, anche se non faceva tendenza su Twitter.

Non si tratta solo di una questione di stile di leadership o di tono. È una questione di rispetto per le istituzioni democratiche e il principio che nessuno, nemmeno un ex presidente, è al di sopra della legge. L’incriminazione di Trump è un promemoria concreto di cosa accade quando questi valori vengono messi da parte.

E, mentre Trump è stato rilasciato sulla base del “personal recognizance”, una sorta di “prometto solennemente di non scappare”, l’importanza di questo episodio non dovrebbe essere sottovalutata. Questo è un momento di verità, un esame di coscienza per la democrazia.

Questo episodio deve servire come un campanello d’allarme per tutti noi. La leadership deve essere esercitata con integrità e rispetto per la legge, e coloro che infrangono questi principi dovrebbero essere ritenuti responsabili. Più che un momento di trionfo per i detrattori di Trump, questo dovrebbe essere un momento di introspezione per tutti. Il futuro della nostra democrazia dipende da questo.