Lo show di Salvini a Lampedusa, tra la visita all’hotspot dei poveri disgraziati che lui vorrebbe far morire in mare e il soggiorno nella lussuosa villa di Silvio Berlusconi, non è passato inosservato, così come il consueto tronfio circo barocco che accompagna ogni spostamento (anche quelli mancati, come a Mosca) del Capitano. E non solo per la solita sceneggiata contro i migranti (“Con me al Viminale l’Italia era più sicura” ha detto di nuovo), che ormai non lo stanno a sentire più manco a Pontida, né per il tweet al veleno – “Ci arriva voce che al comizio di Salvini il dj abbia messo Ciao Ciao. La nostra maledizione sta per abbattersi su di te, becero abusatore di hit” – de La Rappresentante di Lista, la cui canzone è stata usata durante il comizio del leader della Lega.
Ma soprattutto per le dure parole rivolte contro di lui dal leader di Azione, Carlo Calenda. “Ha fatto l’ennesimo show a Lampedusa, una persona seria non fa questo ma risolve i problemi – attacca Calenda -. Se gli italiani vogliono una persona che risolve i problemi votassero me, se vogliono uno che fa sceneggiate, stile Grande Fratello votassero Salvini, Meloni o quello che regala dentiere al mondo”.
“Uno che quando Mattarella va nell’emiciclo del Parlamento europeo – conclude – e dice che ridarebbe indietro due Mattarella per un Putin, in un paese normale non lo vota più manco la madre”.