Salvini

Salvini ormai è un problema: per Draghi, per la Lega e per gli italiani

Sull’orlo del baratro. Matteo Salvini è sull’orlo del baratro. Il flop al referendum, le divisioni nel centrodestra che portano a clamorosi risultati alle Amministrative (un caso su tutti Verona, dove Sboarina di FDI prende il 30% e Tosi il 20%, lasciando però il vantaggio a Damiano Tommasi del centrosinistra col 41%), e l’imbarazzante affaire del viaggio a Mosca mettono il Kapitano sempre più all’angolo, coi consensi in caduta libera e i lunghi coltelli pronti all’interno del suo stesso partito. Per non parlare del referendum, dove Salvini è riuscito a fare un casino incredibile: prima ha caldeggiato i quesiti, poi ha di fatto lasciato la campagna referendaria al solo Calderoli.

Ma in ballo c’è molto di più, ci sono la leadership stessa di Salvini nel Carroccio, le elezioni del 2023 e lo scenario internazionale. In quest’ultimo Salvini è un elemento di disturbo bello e buono, col suo populismo filo russo. Il Kapitano è un problema ormai non solo per Draghi, ma anche per i suoi. Per non parlare degli italiani.