La fiamma si spegne. La Meloni, entrambe, il presidente del consiglio e la leader, prima giovanile e poi matura, dei Fratelli d’Italia, non va alla fiaccolata di via D’Amelio. Era un rito per un mito, un mito ascritto alla sua parte politica, uno di loro, per loro, ma anche per gli altri, tutti gli altri. Il mito di un uomo perbene, con profondo senso del dovere e della verità, parole desuete in un contesto come quello odierno, dove i doveri sono confusi e la verità si edulcora, se non si travisa. La verità è che lei, la leader, doveva andarci a quella fiaccolata. Lei è fiamma, ce l’ha ancora non sconfessata nel simbolo, e le fiamme devono stare accanto alle fiaccole. Devono bruciare, se no il sentimento, oggi sentiment, si affievolisce, tutto diventa solo posizionamento e potere.
La giovane underdog della Garbatella dove è finita? Bastano quattro contestatori, una leader incolore opposta, un fratello invecchiato nell’amarezza della mancanza di verità, nei depistaggi di cui chiedono conto i figli, per chiudersi nei palazzi e rinunciare alla vis della piazza? La piazza è popolo, quel popolo che si cerca di rappresentare, ed ha anche qualche naturale contestatore, a cui qualcosa, o molto, non va bene. È agorà, rito antico, si chiama democrazia, ce l’abbiamo dai tempi di Atene, è l’ellenismo, di cui siamo figli in Occidente, lo hanno fondato loro, non Sparta. Stare tra rassicuranti prefetti, guardie del corpo, falangi di fedelissimi, addetti stampa edulcoranti, ti allontana dalla realtà, dal popolo. Che è quello che è, non ce lo possiamo scegliere, il popolo è come il parente di sangue, ce lo hai assegnato dalla nascita, e non lo puoi cambiare nemmeno se diventi presidente del consiglio. Lo devi affrontare, con le capacità che tutti le riconoscono, grinta e coraggio, non lo devi fuggire.
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Se fuggi dal popolo, dalla propria gente, la fiamma si spegne, e senza fiamma non è più destra sociale, ma solo conservazione, del potere però, non degli ideali che avevi da ragazza che ci credeva. E se smetti di essere ragazza, ragazza di parte, di tenace idealità, rimangono solo i tailleur da donna arrivata, con le proprie forze al ruolo predestinato, ma che nel palazzo, chiuso, impersonale, ingrato quando te ne vai, sentirà un intenso brivido di freddo. Perché la fiamma si può spegnere, come il gabbiano, di qualcuno era comunista di Gaber, che si è rattrappito come il sogno. La fiamma è spenta o è accesa? Battisti se lo chiedeva nella canzone del sole, e di sole in Sicilia ce n’è tanto.