È tanta la brama di vincere di Vladimir Putin. Allo zar non importa che la gente viva o muoia, non ha bisogno degli ucraini: a lui preme solo di terrorizzare il mondo, dominarlo. Ed è talmente cieca la sua condotta che è pronto a tutto, anche a scommettere sul terrore nucleare. Cosa sono le persone per il presidente russo? Niente, non sono che insignificanti dettagli lungo il cammino. Per questo ha messo in ginocchio nei giorni scorsi la città di Kharkiv, continua a comandare che si vada avanti con i bombardamenti su Kiev. E ieri sera, noncurante delle conseguenze, avido di potere, ha dato ordine alle sue milizie di colpire la più grande centrale nucleare dell’Ucraina e dell’Europa, quella di Zaporizhzhia, che si trova vicino alla località di Enerhodar.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, esausto, ha lanciato subito un drammatico allarme sul rischio di una nuova Chernobyl: «Vogliamo allertare il mondo sul fatto che nessun Paese al di fuori della Russia aveva mai sparato contro centrali nucleari. È la prima volta nella nostra storia, la prima volta nella storia dell’umanità. Questo Stato terrorista ora ricorre al terrore nucleare». Terrorista, pazzo, metteteci voi gli aggettivi che ritenete più opportuni per lo zar. Putin sembra davvero uscito di senno. Prima di Zelensky già il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, su twitter aveva scritto: «Ci sono già fiamme. Se dovesse esplodere, sarebbe dieci volte peggio di Chernobyl. La Russia deve immediatamente cessare il fuoco».
È un conflitto quello tra Russia e Ucraina assolutamente ingiustificabile, che sta causando molto vittime, e che sottolineiamo, si sta consumando anche con armi severamente vietate dalla Convenzione di Ginevra. Per questa ragione Putin dovrà rispondere anche dell’accusa di criminale di guerra. Il procuratore capo della corte penale internazionale dell’Aja, Karim Khan, ha aperto un’indagine sui possibili misfatti e crimini contro l’umanità commessi ai danni dell’Ucraina.
«Sta mandando i russi a morire inutilmente ed è chiaro che è pronto a usare tattiche barbare e indiscriminate contro civili innocenti», ha detto il ministro inglese Boris Johnson. Anche dal Presidente del Consiglio Mario Draghi sono arrivate parole dure sugli ultimi eventi. Il premier ha condannato «l’attacco scellerato da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un attacco contro la sicurezza di tutti. L’Ue deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza». Nell’attesa che l’Occidente si muova, tenti di mettere a punto una contro-strategia efficace, il mondo intero, spaventato, si chiede fin dove possa spingersi Putin. Siamo sul serio sull’orlo di una devastante guerra nucleare? La vera domanda è ci sono ancora misure strategiche convenzionali a cui le milizie russe possono ricorrere per assoggettare l’Ucraina senza provocare la Nato? Se la risposta è no, purtroppo abbiamo di che temere tutti.