Civili torturati anche in chiesa dai soldati russi. Le nuove verità sull’orrore perpetrato dalle truppe di Putin sulla popolazione inerme ucraina stavolta arrivano da Lukashivka, villaggio vicino a Chernihiv, a nord della capitale, come denunciato dall’arcivescovo di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, con un video shock in cui racconta come i russi abbiano preso possesso di una chiesa al centro del paesino per interrogare e torturare i civili.
Come riporta l’Ansa, che ha avuto modo di intervistare alcuni dei civili sopravvissuti alle torture, i soldati russi avrebbero messo in atto le torture per costringere la popolazione a svelare dove fossero i soldati dell’esercito ucraino. “Mi chiedevano dove fossero i soldati ucraini, ma non sapevo nulla” racconta un uomo mostrando le ferite di arma taglio alle gambe. Un ventenne ha invece raccontato ai giornalisti dell’Ansa di essere stato legato e tenuto nudo al freddo per diverse ore. Come denunciato dall’arcivescovo Shevchuk, le torture ai danni dei civili sarebbero state effettuate all’interno della chiesa dell’Ascensione, al centro di Lukashivka, trasformata per oltre venti giorni nel quartier generale dei militari russi e ora quasi totalmente distrutta durante una battaglia.