Non lo farà. Mario Draghi, agli sgoccioli del suo mandato, non assumerà provvedimenti impopolari per fare un piacere a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e probabile nuova premier. L’ex BCE, pure se IoSonoGiorgia smentisce le telefonate tra i due, si è impegnato a rendere il più indolore e il più agevole possibile il passaggio di consegne, specie sui temi economici, presentando il documento di aggiornamento al DEF, che contiene il -1% di pil e il +1% di deficit, e lavorando all’aggiornamento del Recovery. Ma non sarà lui a impostare la nuova legge di bilancio.
Sono tempi duri per i conti dello Stato, che per il 2023 certificano un -20 miliardi di euro da inserire in finanziaria, spegnendo così i sogni di gloria di Matteo Salvini su flat tax e quota 41. La priorità saranno gli aiuti a imprese e famiglie per far fronte alla crisi dovuta al costo dell’energia. Meloni sa che, visti anche i tempi stretti, per il PNNR non potrà fare a meno di Supermario. Che però è stato chiaro: le scelte politiche e le decisioni impopolari spetteranno al nuovo esecutivo. Insomma, Draghi non toglierà le castagne dal fuoco a Giorgia Meloni.