Nella Bielorussia è attivo un gruppo di dissidenti verso il regime di Lukaschenko che porta avanti un programma di monitoraggio (denominato Hajun project) mediante il quale raccoglie sistematicamente informazioni circa le attività e il coinvolgimento militare della Bielorussia nel conflitto attuale in Ucraina.
In particolare il gruppo ha raccolto informazioni su tutti i lanci di missili dal territorio della Bielorussia che sono iniziati a partire 24 febbraio 2022. La notizia dei primi lanci dal territorio bielorusso ha trovato conferma nei primi giorni di guerra in un comunicato delle forze armate ucraine, secondo il quale i missili sarebbero partiti dalla località di Kalinovichi a 50 Km dal confine con l’Ucraina.
In base alle informazioni fornite dai dissidenti Bielorussi, la sequenza temporale degli attacchi mostra pochi lanci fino all’inizio di marzo, come se le forze armate russe stessero attendendo una qualche reazione da parte di altri stati al bombardamento dell’Ucraina dalla Bielorussia. Successivamente i lanci sono stati effettuati di notte o con tempo molto nuvoloso. Ovviamente, questo è stato fatto per nascondere la traiettoria e i tipi di missili, che comunque sono identificabili negli Iskander e nei Tochka-U di ultima generazione.
Il 3 marzo il Department of Defence USA confermava che più di 70 missili erano stati lanciati dal territorio bielorusso. Dagli inizi di marzo gli attacchi sono proseguiti registrando un picco nei lanci il 9 marzo in cui sono stati lanciati almeno 35 missili. Fino all’inizio di aprile, il numero di lanci è aumentato costantemente e il più grande bombardamento dalla Bielorussia contro l’Ucraina è stato registrato il 1 aprile. Quel giorno infatti, i missili venivano lanciati ogni 10 minuti, per un totale di 56 ordigni.
Tale intensa attività è stata richiesta presumibilmente per coprire la ritirata delle forze armate russe dal territorio dell’Ucraina a nord di Kiev in vista del successivo riposizionamento nell’est e nel sud dell’Ucraina. Fino al 3 maggio scorso il programma Hajun ha monitorato il lancio di 631 missili dal territorio bielorusso.